SIENA. (s. p.) Il tribunale di Siena ha condannato oggi (27 aprile) l'ex-rettore Piero Tosi a 9 mesi con la sospensione della pena per falso ideologico di pubblico ufficiale in atti pubblici. Il professore, difeso dagli avvocati Coppi e De Martino è stato invece assolto dall'accusa di abuso d'ufficio in concorso con Jolanda Semplici (all'epoca dg del Policlinico Le Scotte), perché il fatto non sussiste e di tentata concussione con Antonio Caron (ex direttore amministrativo dell'ateneo).
E' stato assolto anche Aldo Caporossi capo della Divisione Oculistica delle Scotte per truffa ed abuso d'ufficio perché il fatto non sussiste e da quello di falsità materiale di pubblico ufficiale in atti pubblici, perché il fatto non costituisce reato.
L'ex rettore Tosi ha commentato: “Sono stato condannato per un banale atto amministrativo: la firma di un bando in cui era stato male interpretato il verbale di un Senato accademico”.
A proposito dell'accusa di aver cercato con Caron di far desistere il medico Domenico Mastrangelo dal partecipare ad un concorso (in cui l'unico altro concorrente era suo figlio) Tosi ha detto: “E' crollato miseramenti il castello di carte costruito sul concorso di mio figlio. Tre altri procedimenti al riguardo sono stati archiviati o sono stato assolto. La stessa assoluzione di Caporossi e Caron (che secondo l'accusa avrei ripagato con favori per ringraziarli del piacere fatto a mio figlio) ha escluso la concussione. Eppure per quattro anni ho subito la gogna mediatica e sono stato sospeso da rettore, mentre ero a capo della Conferenza dei Rettori (Crui – ndr)”.
E' stato assolto anche Aldo Caporossi capo della Divisione Oculistica delle Scotte per truffa ed abuso d'ufficio perché il fatto non sussiste e da quello di falsità materiale di pubblico ufficiale in atti pubblici, perché il fatto non costituisce reato.
L'ex rettore Tosi ha commentato: “Sono stato condannato per un banale atto amministrativo: la firma di un bando in cui era stato male interpretato il verbale di un Senato accademico”.
A proposito dell'accusa di aver cercato con Caron di far desistere il medico Domenico Mastrangelo dal partecipare ad un concorso (in cui l'unico altro concorrente era suo figlio) Tosi ha detto: “E' crollato miseramenti il castello di carte costruito sul concorso di mio figlio. Tre altri procedimenti al riguardo sono stati archiviati o sono stato assolto. La stessa assoluzione di Caporossi e Caron (che secondo l'accusa avrei ripagato con favori per ringraziarli del piacere fatto a mio figlio) ha escluso la concussione. Eppure per quattro anni ho subito la gogna mediatica e sono stato sospeso da rettore, mentre ero a capo della Conferenza dei Rettori (Crui – ndr)”.