Il sindaco Bruno Valentini ha risposto a un’interrogazione di Simone Vigni
SIENA. Quali sono i motivi che non hanno ancora permesso l’acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile denominato “Ex gruppo rionale Borgata Due Ponti” ubicato al civico 190 di via Aretina? Questo il senso dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare di martedì scorso, 28 luglio, da Simone Vigni (PD) che ha ricordato come, nell’ambito di applicazione del principio del federalismo demaniale di cui alla legge 98/2013, l’amministrazione avesse presentato alla competente Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio, nei tempi previsti, “la richiesta di attribuzione di alcuni beni di proprietà statale ricadenti sul territorio comunale: tra questi, così come deliberato dal Consiglio il 19 giugno 2014, l’immobile di via Aretina in uso al circolo “Il Risorgimento”, con un canone annuo applicato di circa 4.000 euro”. Il consigliere ha spiegato come la stessa legge preveda “una riduzione di risorse statali nei confronti di quegli enti che acquisiscono in proprietà beni immobili utilizzati a titolo oneroso fino alla scadenza del contratto di locazione: una diminuzione di pari importo a quello delle entrate erariali conseguenti al trasferimento”.
“Nella relazione tecnica redatta dal competente Servizio Patrimonio – ha proseguito Vigni – allegata alla deliberazione consiliare, i tempi per il trasferimento formale dell’immobile venivano definiti in 90 giorni a partire dal ricevimento dell’atto da parte della Direzione regionale del Demanio. Oggi, però, a distanza di un anno, non risulta ancora acquisito il bene in oggetto a causa di un problema irrisolto tra gli uffici interessati, inerente la definizione dell’ammontare della riduzione delle entrate erariali conseguente al trasferimento dell’immobile”. Vigni, chiedendo delucidazioni in merito alla questione, ha sollecitato l’amministrazione “ad attivarsi affinché il bene da acquisire possa finalmente entrare a far parte del patrimonio del Comune di Siena”.
Il sindaco Bruno Valentini ha informato l’aula che il Servizio Patrimonio e Politiche abitative ha intrapreso tutte le azioni necessarie per la formalizzazione dell’attribuzione dei beni di proprietà statale, come il bene oggetto dell’interrogazione, e ha ricordato che “il passaggio all’Amministrazione comunale avviene tramite atto unilaterale dell’Agenzia del Demanio”.
Al 31 dicembre dello scorso anno, il Comune aveva acquisito l’ex “casa del Fascio” in via Fiorentina, il terreno Poggio Cardinale adiacente Porta Laterina e l’eredità Cappelletti in via Camollia; ma per quanto concerne l’acquisizione dell’ex “Gruppo rionale Due Ponti”, pur avendo ricevuto il parere positivo all’acquisizione da parte dell’Agenzia, questa non aveva ancora inviato il decreto di trasferimento. Come ha evidenziato il sindaco, “a seguito di una nostra richiesta di chiarimenti, l’Agenzia, con nota del novembre 2014, aveva comunicato di essere in attesa di indicazioni da parte della Ragioneria generale dello Stato in merito alla durata temporale delle restrizioni delle risorse agli enti territoriali conseguenti al trasferimento degli immobili, ai sensi della normativa in oggetto, nel caso di utilizzi senza titolo. Il contratto di locazione al Circolo era infatti scaduto dal 31 dicembre 2010”.
“Dopo numerosi solleciti inoltrati dal Servizio competente – ha proseguito Valentini – e alcuni recenti incontri tra l’assessore delegato e il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, finalmente, lo scorso 7 luglio la Direzione regionale si è espressa e sono, quindi, in corso le procedure di trasferimento del bene al patrimonio comunale”.
Vigni si è dichiarato “soddisfatto della risposta e per l’esito positivo della vicenda, pur auspicando che analoghe situazioni, se dovessero ripresentarsi, vengano risolte più tempestivamente da parte dell’Amministrazione comunale, poiché le situazioni di stallo e di incertezza non giovano a nessuno”.