Ampugnano si svilupperà "solo" con capitale proprio
di Lexdc
SIENA. La polemica su Ampugnano è sempre altissima tra la società che gestisce l’impianto, il Comitato e i dipendenti che vedono nero sul loro futuro. Sembra però che a Siena non interessi a nessuno l’opinione di chi deve organizzare e finanziare lo sviluppo del settore. Il sistema aeroportuale in Italia è stimato in crescita a un ritmo del 7% annuo (per il 2011 supererà la soglia dei 140milioni di passegeri), tuttavia è concentrato in alcune grandi aeree del Paese, in pochi aeroporti. I primi dieci hanno oltre il 70% dei passeggeri trasportati! Ma quanti sono gli aeroporti in Italia? 48, con una presenza capillare sul territorio (soltanto il Molise ne è privo, ma il suo presidente Iorio ha fatto votare una delibera impegnativa in proposito). Una parte di essi registra quote modeste di passeggeri nel corso dell’anno. Ci sono aeroporti come Albenga (2.201 passeggeri nel 2010), Bolzano (53.917 passegeri), Elba (9.112), Foggia (70.061), Grosseto (8364), Oristano (7.411), Salerno (5.163), Siena (1.503), che non risponderebbero ai requisiti minimi indicati dal Piano per la riorganizzazione del sistema aereo nazionale messo a punto da One Works, Kpmg e Nomisma per l’Enac e il Ministero dei Trasposti un anno e mezzo fa.
In sintesi, secondo il “Piano aeroporti”, ci sono 14 scali che risultano strategici (e quindi da potenziare) per la mobilità nel Paese e nel mondo; 10 sono da recuperare con un diverso metodo manageriale e commerciale: solo queste due categorie potranno avere a disposizione fondi pubblici. Infine 24 da chiudere (tra cui Ampugnano). Gli esperti hanno messo nero su bianco che “la maggior parte delle strutture ha bisogno di un traffico minimo di 500mila passeggeri l’anno per sperare di arrivare all’equilibrio economico”. Risultato mancato da 19 su 48 nel 2010.
Inoltre, le strutture accessorie agli aeroporti, nella visione del Libro Bianco, dovranno trovare ricavi e profitti anche da attività commerciali e di “real estate”, con uffici e servizi, che dovranno sorgere necessariamente loro attorno, come nel caso di “aerotropoli” esistenti come Amsterdam Schiphol o quello che dovrebbe sorgere, con un progetto da un miliardo di euro a Zurigo. Spazi che intorno ad Ampugnano si stenta ad immaginare. Il ministro Passera ha rincarato la dose: “La soluzione ottimale per la mobilità delle persone e delle merci deve venire dall’integrazione dei vari mezzi e dall’utilizzo ottimale di ogni mezzo”, cioè l’aeroporto deve essere snodo intermodale con ferrovie e autostrade e ciò taglierebbe fuori da ogni discorso proprio lo scalo senese. E concludendo: “Non dovrà mai venire meno la visione complessiva”. Il Ministro aveva sottolineato, nello scorso dicembre, come sul tema delle infrastrutture “l’Italia rischia di perdere una quantità pazzesca di fondi europei entro l’anno”. Ed è per questo avrebbe organizzato degli incontri con le Regioni per “un’intesa che potrebbe consentire di recuperare alcuni miliardi di euro”.
A Siena, quindi, se il piano ministeriale dovesse avanzare secondo queste linee guida, non arriveranno soldi dallo Stato Italiano né dall’Europa. L’eventuale sviluppo dovrebbe essere completamente finanziato dai soci della gestione attuale con un business plan completamente slegato dal piano per la riorganizzazione del sistema aeroportuale italiano. Un bel problema che passa avanti a tutto quanto è stato detto, fatto e contestato in questi anni nella città del Palio. Ma tra qualche giorno tutti i nodi torneranno al pettine: l’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, si è impegnata col ministro Passera alla consegna entro la fine di gennaio 2012 al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il Piano nazionale aeroporti del 2010 debitamente riveduto e aggiornato.
Intanto è notizia di oggi che Aeromed e Aeroporto di Siena hanno concluso un accordo per il trasporto di organi da e per il Policlinico.
“Lo scalo di Ampugnano – si legge in una nota – di fatto sarà il punto strategico per la copertura dell’Italia centrale in caso di emergenza finalizzata al trasporto aereo di organi ed equipe medica per l’attività di espianto e trapianto per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, nonché per i trasporti assistiti di malati ad alta criticità. Nei prossimi giorni i tecnici di AeroMed incontreranno i colleghi dell’aeroporto senese per stilare un protocollo operativo volto a mettere a fuoco le particolari esigenze di urgenza ed emergenza (specialmente notturna per i trasporti di organi) in cui la stessa AeroMed si trova ad operare. Aeromed Service Italia, che si avvale della preziosa collaborazione della Misericordia di Siena, è strutturata in modo tale da poter assicurare, sia per le proprie capacità intrinseche, sia attraverso la partnership con compagnie aeree qualificate e di estrema affidabilità, la capacità organizzativa ottimale per rispondere a ogni esigenza che si possa verificare nel trasporto aereo di organi ed equipe per trapianti terapeutici. Grazie a questo accordo, che sarà perfezionato nei prossimi giorni, il servizio di trasporto organi sarà garantito 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con un’opportuna rotazione del personale e con la sovrapposizione dei turni per l’eventuale passaggio di consegne. Data la sua comprovata esperienza ultraventennale, Aeromed Service Italia potrà garantire modalità e tempi di svolgimento del servizio richiesto in cui sarà attuato il piano operativo di volo per raggiungere il centro di rianimazione dell’A.IR.T (Associazione interregionale trapianti) e di relativi tempi di trasporto”.
SIENA. La polemica su Ampugnano è sempre altissima tra la società che gestisce l’impianto, il Comitato e i dipendenti che vedono nero sul loro futuro. Sembra però che a Siena non interessi a nessuno l’opinione di chi deve organizzare e finanziare lo sviluppo del settore. Il sistema aeroportuale in Italia è stimato in crescita a un ritmo del 7% annuo (per il 2011 supererà la soglia dei 140milioni di passegeri), tuttavia è concentrato in alcune grandi aeree del Paese, in pochi aeroporti. I primi dieci hanno oltre il 70% dei passeggeri trasportati! Ma quanti sono gli aeroporti in Italia? 48, con una presenza capillare sul territorio (soltanto il Molise ne è privo, ma il suo presidente Iorio ha fatto votare una delibera impegnativa in proposito). Una parte di essi registra quote modeste di passeggeri nel corso dell’anno. Ci sono aeroporti come Albenga (2.201 passeggeri nel 2010), Bolzano (53.917 passegeri), Elba (9.112), Foggia (70.061), Grosseto (8364), Oristano (7.411), Salerno (5.163), Siena (1.503), che non risponderebbero ai requisiti minimi indicati dal Piano per la riorganizzazione del sistema aereo nazionale messo a punto da One Works, Kpmg e Nomisma per l’Enac e il Ministero dei Trasposti un anno e mezzo fa.
In sintesi, secondo il “Piano aeroporti”, ci sono 14 scali che risultano strategici (e quindi da potenziare) per la mobilità nel Paese e nel mondo; 10 sono da recuperare con un diverso metodo manageriale e commerciale: solo queste due categorie potranno avere a disposizione fondi pubblici. Infine 24 da chiudere (tra cui Ampugnano). Gli esperti hanno messo nero su bianco che “la maggior parte delle strutture ha bisogno di un traffico minimo di 500mila passeggeri l’anno per sperare di arrivare all’equilibrio economico”. Risultato mancato da 19 su 48 nel 2010.
Inoltre, le strutture accessorie agli aeroporti, nella visione del Libro Bianco, dovranno trovare ricavi e profitti anche da attività commerciali e di “real estate”, con uffici e servizi, che dovranno sorgere necessariamente loro attorno, come nel caso di “aerotropoli” esistenti come Amsterdam Schiphol o quello che dovrebbe sorgere, con un progetto da un miliardo di euro a Zurigo. Spazi che intorno ad Ampugnano si stenta ad immaginare. Il ministro Passera ha rincarato la dose: “La soluzione ottimale per la mobilità delle persone e delle merci deve venire dall’integrazione dei vari mezzi e dall’utilizzo ottimale di ogni mezzo”, cioè l’aeroporto deve essere snodo intermodale con ferrovie e autostrade e ciò taglierebbe fuori da ogni discorso proprio lo scalo senese. E concludendo: “Non dovrà mai venire meno la visione complessiva”. Il Ministro aveva sottolineato, nello scorso dicembre, come sul tema delle infrastrutture “l’Italia rischia di perdere una quantità pazzesca di fondi europei entro l’anno”. Ed è per questo avrebbe organizzato degli incontri con le Regioni per “un’intesa che potrebbe consentire di recuperare alcuni miliardi di euro”.
A Siena, quindi, se il piano ministeriale dovesse avanzare secondo queste linee guida, non arriveranno soldi dallo Stato Italiano né dall’Europa. L’eventuale sviluppo dovrebbe essere completamente finanziato dai soci della gestione attuale con un business plan completamente slegato dal piano per la riorganizzazione del sistema aeroportuale italiano. Un bel problema che passa avanti a tutto quanto è stato detto, fatto e contestato in questi anni nella città del Palio. Ma tra qualche giorno tutti i nodi torneranno al pettine: l’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, si è impegnata col ministro Passera alla consegna entro la fine di gennaio 2012 al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il Piano nazionale aeroporti del 2010 debitamente riveduto e aggiornato.
Intanto è notizia di oggi che Aeromed e Aeroporto di Siena hanno concluso un accordo per il trasporto di organi da e per il Policlinico.
“Lo scalo di Ampugnano – si legge in una nota – di fatto sarà il punto strategico per la copertura dell’Italia centrale in caso di emergenza finalizzata al trasporto aereo di organi ed equipe medica per l’attività di espianto e trapianto per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, nonché per i trasporti assistiti di malati ad alta criticità. Nei prossimi giorni i tecnici di AeroMed incontreranno i colleghi dell’aeroporto senese per stilare un protocollo operativo volto a mettere a fuoco le particolari esigenze di urgenza ed emergenza (specialmente notturna per i trasporti di organi) in cui la stessa AeroMed si trova ad operare. Aeromed Service Italia, che si avvale della preziosa collaborazione della Misericordia di Siena, è strutturata in modo tale da poter assicurare, sia per le proprie capacità intrinseche, sia attraverso la partnership con compagnie aeree qualificate e di estrema affidabilità, la capacità organizzativa ottimale per rispondere a ogni esigenza che si possa verificare nel trasporto aereo di organi ed equipe per trapianti terapeutici. Grazie a questo accordo, che sarà perfezionato nei prossimi giorni, il servizio di trasporto organi sarà garantito 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con un’opportuna rotazione del personale e con la sovrapposizione dei turni per l’eventuale passaggio di consegne. Data la sua comprovata esperienza ultraventennale, Aeromed Service Italia potrà garantire modalità e tempi di svolgimento del servizio richiesto in cui sarà attuato il piano operativo di volo per raggiungere il centro di rianimazione dell’A.IR.T (Associazione interregionale trapianti) e di relativi tempi di trasporto”.