Cooperazione agricola, sociale ed edilizia al centro degli incontri con Sel, lista Monti e Pd

SIENA. Maggiore sostegno alla cooperazione agricola, sociale ed edilizia e la semplificazione burocratica. Sono questi i punti principali presentati dal presidente di Legacoop Siena, Loreno Cambi e dal presidente di Confcooperative Siena, Mario Marchi durante i confronti, che si stanno tenendo in questi giorni, con i candidati in Parlamento alle prossime elezioni, Gabriele Berni per Sinistra, Ecologia e Libertà; Alfredo Monaci e Anna Duchini per Scelta Civica per Monti e Susanna Cenni per il Partito Democratico.
Lavoro e burocrazia. “Il confronto preventivo con le possibili forze politiche in Parlamento – dicono Cambi e Marchi – è per noi necessario affinché si inizino a gettare le basi per recuperare e per raggiungere una maggiore attenzione al mondo del lavoro. Vanno poste in essere tutte le tutele necessarie al mantenimento dei posti di lavoro; la cooperazione sotto questo punto di vista ha dimostrato da sempre una forte capacità di sacrificio nella propria base sociale, con la rinuncia a utili e gratificazioni in cambio del lavoro per tutti. A questo si dovrà aggiungere un intenso lavoro di coordinamento per raggiungere la necessaria semplificazione burocratica. Le disposizioni normative, infatti, costituiscono oggi un limite rilevante all’operatività delle imprese, oltre a determinare costi insopportabili in un momento in cui non vi sono margini di redditività”.
Cooperazione agricola. “Il 2013 – aggiungono – sarà un anno cruciale per la riforma delle Politiche agricole comuni in ambito europeo. Per questo motivo riteniamo necessario introdurre tra i punti di discussione fondamentali del nostro Paese, quelli legati agli aspetti economici e normativi in questo campo. I risultati della revisione della politica agricola avranno importanti ripercussioni sul nostro cibo, il nostro ambiente e la nostra salute e la sua riforma è l’occasione per un cambio di paradigma verso un’agricoltura meno orientata al mercato e più rispettosa dei territori, delle risorse naturali, di molti agricoltori e dei cittadini”.
Cooperazione sociale. “Con la spending review – continuano i presidenti – è previsto uno specifico aumento dell’aliquota Iva agevolata per le cooperative sociali, che passerà dal 4% al 10%. Questo tipo di cooperative hanno la finalità di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, obiettivo che può essere raggiunto attraverso la gestione di servizi sociosanitari ed educativi e lo svolgimento di attività miranti all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Proprio grazie a questi scopi meritori le cooperative sociali godono di un regime tributario di favore. Con il 2014 verrà meno l’applicazione dell’aliquota super-ridotta alle prestazioni rese, seppur al di sotto della misura ordinaria. Una condizione che ci preoccupa molto in quanto mette a rischio migliaia di posti di lavoro e le prospettive per un welfare adeguato ai tempi attuali”.
Cooperazione edilizia. “Il dialogo e il confronto con il nuovo Governo – concludono – è quanto mai indispensabile anche per ripensare soluzioni per le cooperazione edilizia, a fronte di una domanda completamente diversa dal passato e in presenza di forti limiti nella concessione del credito a questo settore. Questi confronti sono per noi l’occasione di portare a livello nazionale un’agenda di punti e di temi critici attraverso le azioni e le voci dei rappresentanti territoriali”.