Il presidente Cambi traccia un bilancio dell'ultimo anno per le cooperative senesi
SIENA. “In questi anni difficili per tutti, la cooperazione senese aderente a Legacoop ha dimostrato con i fatti di perseguire politiche aziendali che hanno anteposto la salvaguardia dell’occupazione all’utile d’impresa”. Con queste parole Loreno Cambi, presidente provinciale Legacoop, ha aperto l’11esima assemblea congressuale di Legacoop, che si è svolta oggi (23 febbraio), all’Enoteca Italiana di Siena. “La nostra realtà cooperativa – ha detto Cambi – può contare su centoventi cooperative, centosettantamila soci, oltre tremila persone tra dipendenti e addetti, con una media di ventinove occupati per cooperativa. Una stabilità che fa ben sperare per il futuro e dimostra come la cooperazione senese, aderente a Legacoop, abbia supportato meglio di altri l’impatto della crisi”.
“Non c’è stata nessuna emorragia occupazionale – ha sottolineato Cambi nel suo intervento introduttivo. Stando ai dati, nel triennio 2008/2010 solo una piccola cooperativa ha attivato la cassa integrazione per i propri sette soci”. Una buona tenuta del sistema cooperativo che, ha ricordato Cambi “’è frutto della collaborazione con le istituzioni locali, dall’amministrazione provinciale alla Banca e alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, fino alla Camera di Commercio. In nessuna altra provincia di questa regione – ha aggiunto – sono stati attivati, con una così grande sensibilità, risorse finanziarie per sostenere l’occupazione e arginare gli effetti della crisi economica. Le nostre cooperative hanno beneficiato di questi interventi con risultati molto positivi e la cooperazione sociale, in particolare, si è fatta trovare pronta a ideare e realizzare progetti che sono serviti a mantenere e creare nuovi posti di lavoro”.
“Adesso – ha aggiunto Cambi – è necessario portare avanti una serie di azioni e scelte forti per rendere tutto il sistema economico senese ancora più competitivo, facendo i conti con minori risorse aggiuntive disponibili rispetto al passato. Tra le nostre cooperative questo processo di sviluppo della competitività è stato già avviato attraverso una serie processi di accorpamento nel settore del sociale e del forestale; stimolando la sinergia tra cooperative di settori diversi per la produzione di beni e servizi, anche in ambiti innovativi; promuovendo una serie di azioni per innalzare la qualità gestionale, puntando a razionalizzare al massimo la produttività. Se è vero che rappresentiamo solo una parte del sistema economico di questa provincia, è anche vero che la cooperazione può, e si candida ad avere, un ruolo determinante per il rilancio dell’occupazione. Per noi il lavoro è l’elemento centrale, è il cuore delle nostre imprese e il loro primo obiettivo statutario”.
La riflessione del presidente di Legacoop Siena si è allargata al panorama istituzionale, a cui Cambi ha chiesto lo sblocco degli investimenti e il completamento della riforma federalista. “Un federalismo fiscale – ha concluso Cambi – che non divida il paese, ma che metta al centro dell’attenzione le esigenze del territorio, con lo scopo di premiare gli enti virtuosi e di colpire gli evasori”.