Dal raccordo Siena-Firenze ai collegamenti con Arezzo e Grosseto. Per non parlare della linea ferroviaria

SIENA. Siena è isolata dal mondo (ne sanno qualcosa gli abitanti di Belverde…), nonostante il recente passato abbia visto piovere sul nostro territorio i soldi degli utili della Fondazione MPS, evidentemente dispersi in mille rivoli elettoralistici e clientelari, anziché utilizzati per opere veramente importanti e necessarie: lo dicono persino gli studenti, che ci preferiscono Pisa, dove almeno per ora c’è un grande e forte scalo aeroportuale.
Ma noi per “mondo” non intendiamo New York o Tokyo, bensì le città a pochissimi chilometri dal nostro Capoluogo: Arezzo e Grosseto, che dovrebbero costituire insieme a Siena la rete commerciale e turistica della Toscana meridionale, sono praticamente irraggiungibili; i lavori della E78 si sono fermati alla Siena-Bettolle; da lì in poi non è cambiato niente. Quanto al Raccordo Siena – Firenze, pericoloso quanto obsoleto, il disastro parla da sé ogni qualvolta lo percorriamo, nonostante l’Anas da anni si impegni a rattopparlo. Con Pisa stessa, unico terminal aeroportuale di livello mondiale della Toscana, non esistono collegamenti stradali né ferroviari adeguati: i tempi di percorrenza su gomma sono di quasi due ore.
A proposito di ferrovie, Siena è rimasta al Granduca Leopoldo: non solo non si provvede a sviluppare i collegamenti, migliorare il servizio e l’infrastruttura, ma addirittura c’è chi sta pensando di eliminare i tracciati. Dov’è finito l’accordo firmato l’anno scorso tra Toscana e Umbria per la Stazione Media Etruria sull’alta velocità Roma-Firenze, il cui manufatto dovrebbe realizzarsi proprio in territorio della nostra Provincia e del quale si è tanto discusso qualche mese addietro? Gli accordi sono cose serie su cui far partire una discussione con i territori e le comunità coinvolte o solo dei vuoti proclami mediatici in stile Renzi?
Testimonianza eclatante dell’incapacità del PD locale (Comune Capoluogo, Comuni limitrofi, Provincia) di gestire il territorio, caricandolo solo di sprechi e brutture, è l’incompiuta variante della Cassia tra Monsindoli e More di Cuna: una serie di scheletri di cemento che deturpano il paesaggio, che non si sa per quanto ancora staranno lì (si parla del 2020!).
Sappiamo com’è andata a finire anche con l’Aeroporto di Ampugnano, che anziché divenire un’opera in grado di dare respiro all’economia e ai movimenti da e per Siena, è stata inglobata nel meccanismo infernale della Sinistra al potere, che è riuscita a distruggere quanto di buono e di importante c’era nella nostra città.
Del resto a Siena, contrariamente a tutti i posti normali, succede che o una cosa può tornare utile al Partito, allora ci si mettono le mani sopra, oppure si abbandona e si impedisce a chiunque altro (certamente più capace, e ci vuole poco) di gestirla e farla rendere al meglio.
La Lega crede che una capitale, per essere tale, e Siena lo è stata per secoli senza aspettare il 2019, non possa essere abbandonata a se stessa, e le reti di trasporto sono indispensabili perché ciò venga scongiurato. E questo lo dobbiamo a Siena e ai Senesi, prima ancora che ai turisti e agli studenti universitari.
E’ ora che ci si occupi della nostra città concretamente, per dare respiro alla nostra economia che la classe dirigente PD ha distrutto. Il tempo degli spot pubblicitari è finito, il Partito unico ha fallito. Abbiate il coraggio di dimettervi e di dare spazio a chi, dopo 70 anni, ha il diritto e la voglia di provarci.
Prima Siena!
Lega Nord Siena