È impensabile affossare il capoluogo di Siena a favore di quello grossetano ha detto Riccardo Galliani, responsabile del Carroccio di Firenze
SIENA. Secondo la Lega Nord i criteri per il riordino delle province devono essere basati: «sul numero della popolazione residente dell’intera provincia e non in base al numero degli abitanti residenti nei comuni; sulla baricentricità del comune capoluogo; sulla valutazione dell’aspetto economico e di ricchezza della provincia». È quanto è emerso durante la conferenza stampa tenutasi oggi (15 novembre), dalla Lega Nord Siena dove è stato sottolineato che il Carroccio è «d’accordo che le Province debbano essere oggetto di riordino, anche se esse rappresentano solo il 6% del costo totale degli Enti Locali, ma, prima di ricorrere alla soppressione di queste, era meglio abolire tutti gli enti intermedi, attribuendo le relative funzioni ai Comuni, Province e Regioni».
A snocciolare, invece, gli emendamenti presentati alla Camera e al Senato, grazie ai parlamentari leghisti, è stato Riccardo Galligani, responsabile enti locali della Lega Nord Firenze.
«A nostro avviso – spiega – il Governo non può fare a meno che seguire fondamentalmente tre principi: il numero della popolazione presente su tutto il territorio provinciale, la baricentricità del comune capoluogo e il ruolo storico e la ricchezza della provincia. È impensabile affossare il capoluogo di Siena a favore di quello grossetano senza tener conto della vocazione economica dell’intera provincia».
Critico, invece, Francesco Giusti, segretario comunale a Siena, verso coloro che appoggiano il Governo Monti (Pd, PdL e Udc). «Occorre ricordare – afferma – che gli esponenti del Pd, che oggi scendono in piazza a favore di Siena capoluogo, hanno votato la cosiddetta “spending review”, la Legge di riferimento del decreto che riorganizza le province. Quindi, qualsiasi uscita politica è tardiva, come quella del Presidente Bezzini o dei parlamentari senesi del Pd, ed è solo un palliativo per nascondere ai cittadini senesi le pesanti responsabilità politiche e la profonda inadeguatezza storica del Partito. Questo il Governo, infatti, è riuscito solo ad affossare il sistema Paese, anziché dare attuazione al federalismo fiscale, ai costi standard, ai sistemi premianti e sanzionatori per gli enti locali non virtuosi. A differenza degli esponenti locali e regionali del Pd, che su Siena hanno detto solo chiacchiere, noi della Lega Nord sappiamo bene che per modificare la Legge e far sì che Siena torni capoluogo occorre un voto del Parlamento ed è su questo che il nostro Movimento, unica forza che non ha votato la fiducia al Governo Monti, vuole operare».