Il Tar ha accettato il ricorso su Pian delle Fornaci
SIENA. Lungi da noi il voler difendere le ragioni di Bruschelli & co., ma ci sembra doveroso sottolineare, nel caso della sentenza del TAR sulla vicenda del galoppatoio di Pian delle Fornaci, le anomalie rilevate dai giudici del Tribunale amministrativo ed imputate agli uffici comunali alla dirette dipendenze del sindaco Bruno Valentini, le cui decisioni di Giunta non hanno fatto fare certo una bella figura all’intera macchina comunale.
Il TAR ha infatti deciso di accogliere il ricorso, deducendo, nel dispositivo, che “illegittimamente la Commissione di gara ha svolto attività ispettiva presso la C.C.I.A.A. ammettendo poi l’Immobiliare Malma s.r.l. alla procedura, tanto più che il requisito concretamente non lo possederebbe”, dato che la dichiarazione sostitutiva di certificazione circa i precedenti penali dei soci della Malma s.r.l. (peraltro qui difesa dall’avv. Fabio Pisillo, in altre circostanze legale del Comune di Siena, oltre che di Mussari), resa mediante compilazione dell’allegato 2 dell’avviso pubblico, sarebbe stata accettata senza che entrambi i soci avessero barrato le caselle predisposte per le dichiarazioni. Circostanza, questa, che avrebbe dovuto far sì, per il TAR, che l’aggiudicataria dovesse “essere esclusa dalla gara”.
In più il TAR ha fatto notare come l’avviso pubblico prevedesse che il concorrente “fosse iscritto alla C.C.I.A.A. per attività analoghe a quelle oggetto di concessione”, quando la contro interessata avrebbe dichiarato di essere iscritta alla C.C.I.A.A. per l’attività di costruzione di edifici residenziali e non, cioè un’attività non coerente con quella richiesta.
La Commissione di gara per l’aggiudicazione di Pian delle Fornaci era composta da tre dirigenti comunali: Cateni, Benedetti e Betti. La vicenda appare ancora più degna di nota se ricordiamo che il Dott. Luciano Benedetti è il Dirigente dell’Area Risorse del Comune, cioè dirige anche quell’area che gestisce le entrate e le uscite di parte corrente e relative agli investimenti, oppure che un altro Dirigente, l’Arch. Massimo Betti, è il Dirigente a capo alla Direzione Territorio, cioè quella che si occupa, tra le varie cose, di espropri ed adempimenti del piano triennale dei lavori pubblici. Per non parlare, poi, di tutti i membri della Giunta comunale, che hanno approvato un bando nel quale l’attività istruttoria svolta dalla Commissione formata da questi Dirigenti comunali “si palesa”, a giudizio del TAR, “illegittima”.
Adesso non possiamo che aspettare da un lato l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune e dall’altro un intervento della Corte dei Conti, che ci ripromettiamo di attivare.
Lega Nord Toscana