SIENA. L'assessore provinciale all'Ambiente, Gabriele Berni, interviene sul controllo delle emissioni in provincia di Siena e sull'Impianto Sinalunga.
"Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di prendere scelte importanti che avranno ripercussioni sul nostro futuro. Dobbiamo farlo sapendo che il tempo a nostra disposizione è molto breve e che lo stato di salute del nostro pianeta, anche a causa dei combustibili fossili, è messo in serio pericolo. Già da anni siamo arrivati alla consapevolezza che l’interazione tra uomo e natura debba essere improntata alla messa in pratica di processi sostenibili. Risale infatti al 1997 il Protocollo di Kyoto, sottoscritto da oltre 130 paesi industrializzati del mondo per ridurre, entro il 2012, le emissioni in atmosfera di elementi inquinanti".
"L’impegno della Provincia di Siena per il Carbon Free. Non si tratta di un obiettivo utopico, ma di impegni raggiungibili e realizzabili, attraverso la messa in pratica di misure concrete. In questo percorso, la nostra Provincia sta facendo la sua parte, ponendosi da tempo come esempio di eccellenza nelle politiche energetiche ed ambientali e perseguendo una meta ambiziosa: diventare entro il 2015, il primo territorio nel mondo ad emissione zero di CO2. Ci riusciremo se continueremo a sviluppare l’uso di fonti energetiche alternative, come il solare ma anche l’eolico e le biomasse e a mettere a disposizione di cittadini, imprese e enti locali finanziamenti e incentivi. Il nostro obiettivo è quello di lavorare affinchè le green economy diventi uno dei fulcri dell’economia di questo territorio, coniugando sviluppo con sostenibilità ambientale e valutando, ogni volta, la possibilità di realizzare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili".
"Gli impianti e il controllo delle emissioni. E’ in questo contesto che si inserisce anche l’impianto di Sinalunga che in questi giorni è stato al centro di polemiche strumentali. La Provincia di Siena è impegnata a sostenere iniziative, volte alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, integrando il ciclo di produzione di energia pulita con le attività produttive, economiche e urbane del territorio. Iniziative che devono rigorosamente rispettare gli obblighi e parametri posti dalla legge, in materia di tutela della salute dei cittadini e di emissioni prodotte e che devono prediligere la riproducibilità e la conservazione della risorsa che alimenta gli impianti e l’utilizzo della risorsa nell’ambito della filiera corta. Gli impianti di biomasse non bruciano rifiuti, come qualcuno vorrebbe far credere creando allarmismi e utilizzando argomentazioni e informazioni prive di fondamento. Per questo motivo, è necessaria una corretta informazione che la Provincia e il Comune possono e devono fornire, come avvenuto in altre occasioni, senza generare allarmismi infondati e fomentati da logiche politiche e strumentali”.
"Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di prendere scelte importanti che avranno ripercussioni sul nostro futuro. Dobbiamo farlo sapendo che il tempo a nostra disposizione è molto breve e che lo stato di salute del nostro pianeta, anche a causa dei combustibili fossili, è messo in serio pericolo. Già da anni siamo arrivati alla consapevolezza che l’interazione tra uomo e natura debba essere improntata alla messa in pratica di processi sostenibili. Risale infatti al 1997 il Protocollo di Kyoto, sottoscritto da oltre 130 paesi industrializzati del mondo per ridurre, entro il 2012, le emissioni in atmosfera di elementi inquinanti".
"L’impegno della Provincia di Siena per il Carbon Free. Non si tratta di un obiettivo utopico, ma di impegni raggiungibili e realizzabili, attraverso la messa in pratica di misure concrete. In questo percorso, la nostra Provincia sta facendo la sua parte, ponendosi da tempo come esempio di eccellenza nelle politiche energetiche ed ambientali e perseguendo una meta ambiziosa: diventare entro il 2015, il primo territorio nel mondo ad emissione zero di CO2. Ci riusciremo se continueremo a sviluppare l’uso di fonti energetiche alternative, come il solare ma anche l’eolico e le biomasse e a mettere a disposizione di cittadini, imprese e enti locali finanziamenti e incentivi. Il nostro obiettivo è quello di lavorare affinchè le green economy diventi uno dei fulcri dell’economia di questo territorio, coniugando sviluppo con sostenibilità ambientale e valutando, ogni volta, la possibilità di realizzare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili".
"Gli impianti e il controllo delle emissioni. E’ in questo contesto che si inserisce anche l’impianto di Sinalunga che in questi giorni è stato al centro di polemiche strumentali. La Provincia di Siena è impegnata a sostenere iniziative, volte alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, integrando il ciclo di produzione di energia pulita con le attività produttive, economiche e urbane del territorio. Iniziative che devono rigorosamente rispettare gli obblighi e parametri posti dalla legge, in materia di tutela della salute dei cittadini e di emissioni prodotte e che devono prediligere la riproducibilità e la conservazione della risorsa che alimenta gli impianti e l’utilizzo della risorsa nell’ambito della filiera corta. Gli impianti di biomasse non bruciano rifiuti, come qualcuno vorrebbe far credere creando allarmismi e utilizzando argomentazioni e informazioni prive di fondamento. Per questo motivo, è necessaria una corretta informazione che la Provincia e il Comune possono e devono fornire, come avvenuto in altre occasioni, senza generare allarmismi infondati e fomentati da logiche politiche e strumentali”.