Sono ricominciate le opere di sbancamento del colle della Capriola. "Un'ulteriore ferita per la città" dice Lucialla Tozzi
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SIENA. Ai primi di ottobre sono inaspettatamente iniziati, dopo anni di blocco, i lavori per la realizzazione della nuova viabilità e del parcheggio presso la basilica dell’Osservanza, impropriamente indicati nel cartello di cantiere come “interventi di modifica e miglioramento della strada di Scacciapensieri”. Italia Nostra aveva condotto una lunga battaglia contro questo progetto, che aveva comportato, il 3 settembre 2003, lo sbancamento del crinale del Colle della Capriola ad opera del Comune di Siena. Il Colle è perfettamente visibile dagli spalti delle mura di Porta Camollia e da altri punti della Città murata; coltivato a ulivi e viti, è stato raffigurato nel settecento in un prezioso disegno, oggi conservato nell’Archivio nella Biblioteca Vaticana. Impossibile separare il Colle dalla Basilica: costruita nel Rinascimento secondo i nuovi canoni dell’architettura, fu concepita proprio per essere immersa in quello spazio e in quel paesaggio. Un Convegno internazionale sul Rinascimento fu ospitato a Siena presso il Graduate College in piazza dei Servi proprio nel settembre 2003, dopo che era avvenuto lo sbancamento del Colle della Capriola; la Basilica dell’Osservanza rientrava nello studio dei monumenti del ‘400, e agli studiosi in visita al monumento, non sfuggì lo squarcio da poco avvenuto, la cui foto fu proiettata nel corso del convegno. Gli studiosi, che provenivano da diverse università italiane e straniere, firmarono tutti la petizione promossa da Italia Nostra, che chiedeva il ripristino e la salvaguardia del Colle.
Il proprietario del terreno interessato intraprese una battaglia legale, che, dopo varie vicende, il 26 giugno 2006 si concluse con una Sentenza del Consiglio di Stato, la quale ordinava al Comune la restituzione del terreno al proprietario e il ripristino ambientale e paesaggistico. Nel giugno 2005 il Tribunale di Siena aveva già espresso un giudizio sul valore intrinseco del Colle della Capriola, descrivendo l’Osservanza come “uno storico complesso architettonico situato in un magnifico ambiente paesaggistico e – fino ad oggi – incontaminato”, e ritenendo che i lavori eseguiti dal Comune costituissero una trasformazione non irreversibile, per cui “la riduzione dei luoghi alla primitiva destinazione agricolo-paesaggistica [appariva] di immediata e facile attuazione”. Quindi, tutti i Tribunali interessati nei vari gradi di giudizio (TAR Toscana, Tribunale Ordinario di Siena, Consiglio di Stato) hanno riconosciuto il particolare pregio dei luoghi e la necessità della loro conservazione.
Ebbene, il Comune non solo non ha tenuto conto di queste autorevolissime sentenze, ma non ha neanche tenuto conto del Decreto Ministeriale di vincolo del 14 maggio 1956, recepito nel Decreto Legislativo del 2004; non ha eseguito il ripristino ambientale e paesaggistico, ed ha inserito nel nuovo Piano Regolatore il progetto stradale, previa acquisizione del terreno. Italia Nostra, che aveva inoltrato osservazione, senza esito, al Regolamento Urbanistico, adesso ha chiesto ufficialmente al Comune di conoscere l’entità dell’importo versato dall’Amministrazione per l’acquisto del terreno, che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, era tornato nella piena proprietà e disponibilità del legittimo proprietario.
Il 21 settembre u.s., la Presidente di Italia Nostra chiese alla Soprintendente Emanuela Carpani a che punto fosse la pratica per l’apposizione del vincolo di tutela indiretta per l’area di rispetto dell’Osservanza, richiesta dall’Associazione nel 2006, accolta positivamente dal Direttore Regionale, e istruita dall’Ufficio vincoli della Soprintendenza di Siena anche con l’apporto di documentazione fornita da Italia Nostra; la Soprintendente rispose di avere da pochi giorni firmato e inoltrato l’avvio del procedimento alla Direzione Regionale di Firenze.
Il 15 ottobre, dopo la notizia della ripresa dei lavori, la presidente di Italia Nostra ebbe un colloquio con l’architetto Cecilia Sani, funzionario di zona della Soprintendenza di Siena, la quale riferì di avere dato parere favorevole al “progetto per interventi di modifica e miglioramento della strada di Scacciapensieri” nel marzo scorso, durante una Conferenza dei Servizi, cui era stata delegata a partecipare dalla Soprintendente Emanuela Carpani. Quindi, il parere favorevole al progetto è stato dato prima dell’avvio del procedimento di tutela indiretta; e siccome la pratica, inoltrata al Regionale il 18 settembre, avrà una durata non inferiore a 120 giorni, in questo lasso di tempo certamente il Comune avrà ultimato i lavori.
Per Italia Nostra, che aveva chiesto la tutela indiretta nel 2006, ricevendo l’assenso del Direttore Regionale nel 2007, e nell’aprile 2011 aveva inviato alla Soprintendenza una lettera di sollecito, rimane il sapore di un’ amara beffa; ma in realtà, è la città di Siena a ricevere un’ulteriore ferita al patrimonio dei suoi Beni Culturali, di cui il paesaggio è l’asse portante .
Nostra Sezione di Siena
La presidente Lucilla Tozzi