L'assemblea dei sindacati, tenutasi stamani, ha stabilito una serie di iniziative di protesta
FIRENZE. Stato di agitazione e mobilitazione in ogni provincia con manifestazioni assemblee e presidi. È questo il percorso (contenuto in un documento specifico votato all’unanimità) indicato stamani a Firenze dall’assemblea nazionale organizzata da Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl. Un percorso che porterà a una manifestazione nazionale entro il 31 marzo.
“Il Governo cambi rotta”. La richiesta, chiara e netta, è arrivata dalle centinaia di lavoratori che stamani hanno affollato Palazzo Medici Riccardi. E proprio mentre si svolgeva l’assemblea, in Consiglio regionale veniva approvata la legge sul riordino delle funzioni delle Province che tenta di risolvere in parte il caos creato dal Governo con la riforma Delrio.
“L’assemblea unitaria di oggi è un’iniziativa che sta dentro il percorso di mobilitazione che da mesi rivendica il necessario passo indietro da parte del Governo sui tagli draconiani che la Legge di stabilità ha imposto alle Province – è il commento di Debora Giomi, segretario Fp-Cgil Toscana -. Nel corso della mattinata il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato la Legge Regionale di riordino che la FP-Cgil considera un passo importante in questa difficile vertenza nazionale. Il passo successivo dovrà essere la rapida convocazione del tavolo di confronto, istituito con le intese regionali, per affrontare in tempi brevi l’attuazione del processo di riordino stesso”.
“Approvata la legge in Consiglio Regionale inizia la fase più difficile, quella del trasferimento delle funzioni e del personale – spiega invece Marco Bucci, segretario generale Cisl Funzione Pubblica della Toscana -. Su questo punto le Province ancora non hanno fornito dati chiari. Chiediamo trasparenza in ogni territorio e verifica delle reali dotazioni da trasferire, così come chiediamo alla Regione di farsi garante di un tavolo di monitoraggio. Altro tema urgentissimo di cui la politica deve occuparsi è quello dei precari, lasciati in un limbo molto rischioso, perché da parte del Governo non c’è chiarezza sulla copertura economica, tanto che si rischia il blocco di servizi essenziali.”
“La legge approvata in Consiglio regionale è un primo passo nella salvaguardia dei servizi e dell’occupazione – afferma Paolo Becattini della Uil Fpl Toscana -. Occorrerà successivamente monitorare tutto il percorso di riordino, lo spacchettamento delle deleghe e i necessari finanziamenti per sostenerlo. L’assemblea nazionale di stamani è una risposta forte dei lavoratori al governo, al quale mandiamo un messaggio chiaro con lo stato di agitazione proclamato oggi: la nostra mobilitazione continua fino a che servizi e lavoratori tutti non saranno garantiti”.