La Cia sottolinea: "Rincari del 20 per cento in quattro anni"
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Gli aumenti del prezzo del gasolio sono consistenti, dal 2006 al 2010 circa il 20 per cento, e l’incremento progressivo dei prezzi del gasolio è stato continuo, praticamente senza fasi significative di flessione.
“Il picco si è avuto nel 2008 – commenta Roberto Bartolini, direttore Cia Siena – e le riduzioni che si sono verificate successivamente sono sostanzialmente dovute alla crisi economica mondiale, al rallentamento delle economie di molti grandi paesi e alla minore richiesta di petrolio sui mercati mondiali. Paradossalmente se dovesse esserci una ripresa economia, il prezzo del petrolio salirà di nuovo e immediatamente i costi energetici delle aziende subirebbero una impennata insostenibile”. La percentuale di crescita dei costi – come evidenziato dai prezzi – è stata notevole; ma il “punto di rottura” è arrivato a fine anno del 2009 con la cancellazione dell’agevolazione sull’accise, per cui il gasolio per il riscaldamento delle serre è salito al livello di quello per autotrazione e sono saltati tutti i parametri che permettevano alle imprese di sostenere una qualche competitività sui mercati. “L’effetto aumento dei costi energetici – conferma Bartolini – ha riguardato però tutte le aziende agricole di tutti i settori. Le operazioni agricole che prevedono l’uso di macchine devono fare i conti con l’aumento del costo del gasolio, lavorazione dei terreni, riscaldamento delle stalle, attrezzature per la trasformazione dei prodotti, e più in generale la bolletta energetica delle aziende ha subito e subisce un costante incremento”.