In diretta dalla Sala del Capitano del Popolo (con aggiornamenti)
di Max Brod
SIENA. E’ cominciato questa mattina il Consiglio Comunale che oggi prevede un gran numero di interrogazioni da parte dei consiglieri senesi: 26 in totale. Dopo il minuto di silenzio chiesto dal presidente per le vittime di Lampedusa, il primo a presentare una richiesta di chiarimento è Tucci (Cittadini di Siena): “Premesso che in campagna elettorale il Sindaco aveva promesso l’invarianza delle tariffe per i servizi pubblici essenziali e tra questi sicuramente vanno annoverati gli asili nido, chiedo al sindaco se non ritenga eccessivo l’aumento tariffario a carico degli utenti degli asili nido”. Risponde l’assessore all’Istruzione Tarquini: “Nelle passate amministrazioni una parte considerevole della copertura finanziaria per queste spese proveniva da trasferimenti della Fondazione Mps, copertura che adesso è venuta a mancare. Nonostante questo i cittadini contribuiscono solo a 20 euro su 100, e il servizio rimane su alti standard qualitativi”. Tucci replica: “Apprendo ancora una volta che senza Fondazione questo Comune non va avanti e questa è una cosa scandalosa”.
D’onofrio interroga il sindaco per conoscere la sua posizione in merito alle esternalizzazioni Mps, che definisce “licenziamenti mascherati da allontanamenti di sede”. Il Sindaco la ritiene: “Una sconfitta culturale che non possiamo accettare”. Si passa poi a due interrogazioni sul tema dell’utilizzo degli spazi comunali per finalità culturali (D’Onofrio e Petti), in particolare la Sala Lia Lapini. Valentini risponde che è in corso una vasta ricognizione degli spazi inutilizzati a disposizione del Comune, e annuncia la vittoria di un bando della Regione per 420mila euro (ai quali il Comune dovrà aggiungerne 280mila), grazie ad un progetto innovativo destinato ai viaggiatori della Francigena. In merito alla Sala Lia Lapini poi mostra disponibilità a trovare una soluzione, ma ritiene non sostenibile la scelta di mettere a disposizione (come fatto fino ad ora) locali non del Comune (la Sala è costata, ad oggi, complessivamente 750mila euro). D’Onofrio replica dichiarandosi soddisfatto dell’interrogazione, augurandosi che il censimento si concluda il prima possibile.
Si conclude il capitolo interrogazioni – per far spazio alle interrogazioni urgenti – con la richiesta di chiarimento di Falorni, sulle voci che corrono in merito alla chiusura del presidio socio-sanitario di Via Savina Petrilli. E’ l’assessore Ferretti a rispondere, spiegando che è prevista una riorganizzazione del settore che può generare un’iniziale diffidenza, ma che in realtà renderà più funzionali i servizi; in merito alla presunta chiusura ha interpellato direttamente il direttore della Usl 7 dottor Pestelli, che risponde via lettera: “Non prevista la chiusura, ma previsto lo spostamento di alcune funzioni in località Fontebecci”.
L’interrogazione urgente di Katia Leolini (PD) si riferisce ad un documento pubblicato recentemente sui quotidiani senesi. Nel testo, firmato da diverse associazioni che si occupano di disabilità, si denuncia l’annullamento da parte del Comune di Siena dell’assistenza scolastica ai ragazzi disabili. Le risponde l’assessore Ferretti: “Il Comune esaminata tutta la situazione, rimane con 107 ore di assistenza individuale come l’anno scorso, per le ore rimanenti, queste potranno essere coperte dai giovani in servizio civile”. In seguito sono i Moderati di Centrodestra a chiedere “se corrisponde al vero che la Fondazione Mps si riunisce oggi per discutere/approvare il piano triennale senza aver ancora valutato le considerazioni/indirizzi del Consiglio Comunale”. Il sindaco annuncia che lunedì prossimo alle 17 i quattro membri della Fondazione di nomina comunale presenzieranno a una riunione con i capigruppo del Consiglio, e nel confermare la notizia della riunione della Fondazione (pubblicata anche dalla stampa nazionale) si auspica: “Che non vengano assunti dalla Fondazione indirizzi strategici rilevanti prima di aver sentito la nostra opinione”.
Il Consiglio Comunale approva la delibera di adesione all’Associazione Avviso Pubblico, con il voto contrario di cinque consiglieri tra i quali Falorni, Neri e Corsi, che dichiara: “E’ una proposta inutile e pleonastica. Sono 1200 euro annui spesi per affermare concetti che devono essere già presenti nel nostro dna, il fine è quello di partecipare a un club di persone che si ritengono “brave” e “libere””. Nella Sala del Capitano si ricordando i valori della lotta alla mafia, ripetutamente sottolineati dai vari consiglieri, insieme alla battaglia per la tenuta di Suvignano. In particolare Cannamela ricorda la “sconvolgente rivelazione” delle recenti minacce rivolte a Libera Siena, episodio che colpisce, tra gli altri, la consigliera Vigni: “Siamo concretamente a fare i conti con una realtà pericolosa”. Alla fine del dibattito sarà tutto il Consiglio ad approvare all’unanimità un Ordine del giorno che ribadisce la “ferma indignazione e grande preoccupazione relativa alle frequenti minacce subite dall’Associazione Libera presso la propria sede di Siena e impegna il Sindaco e la Giunta a vigilare sulla vicenda e promuovere politiche volte al rispetto della cultura della legalità”.
Giunti alla fase pomeridiana, si passa alla votazione della proposta di deliberazione di Tucci, ovvero l’adesione del Comune alla “Carta di Pisa”, codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli Enti Locali, promossa dall’Assoc. Avviso Pubblico. Un documento dai valori condivisi, ma che scende molto nel dettagli, soprattutto in materia di conflitto di interessi, rendiconto dell’attività degli amministratori, ed anche l’eventualità che l’amministratore riceva regali. La delibera viene votata all’unanimità, così come l’emendamento di Tucci – che prevede l’osservanza della carta per Sindaco, assessori, dirigenti e chiunque eserciti un mandato mediante nomina e designazione da parte del Sindaco – e l’Ordine del giorno di PD, Siena Cambia, SEL, Riformisti che impegna il Sindaco “a promuovere, condividere ed indirizzare l’operato degli uffici, dei dirigenti, dei funzionari e di tutta l’amministrazione al rispetto dei principi contenuti nel codice che oggi ci impegnamo ad adottare”. Bocciato invece (con 24 voti contrari) l’emendamento di Trapassi e Sabatini (Siena Cambia), che voleva inserire nella Carta l’obbligo per l’amministratore (durante il suo mandato) di non beneficiare di agevolazioni riguardanti la sfera professionale e privata (avanzamenti di carriera, trasferimenti in ambito lavorativo e/o risoluzioni di problemi privati).
La votazione dell’emendamento di Tucci ha visto una nota polemica di Pinassi (M5S): “Approvando la Carta di Pisa prendo atto che la Maggioranza ha cambiato idea rispetto a quando bloccò l’emendamento che prevedeva – per le nomine spettanti al Comune – l’impossibilità di nominare rinviati a giudizio, perché approva adesso una Carta nella quale in caso di rinvio a giudizio, l’amministratore (o la persona da lui nominata) si impegna a dimettersi”. Gli risponde D’Onforio (Sel): “Abbiamo rigettato quell’emendamento perché non era dettagliato, mentre nella Carta di Pisa si specifica per quale reato sono previste le dimissioni (Corruzione, concussione etc.)”.
Il rinnovo di alcune gestioni associate di servizi, tra il Comune di Siena e il Comune di Monteriggioni incomincia con un attacco duro di Eugenio Neri (Siena Rinasce): “Invito il Sindaco a non partecipare ai lavori su questo punto. La doppia veste passata e presente di Valentini rappresenta un conflitto d’interessi. Dunque è meglio rinviare la firma quando il Comune di Monteriggioni avrà eletto una compagine politica non legata a lui”. La risposta di Valentini è inizialmente di opposizione: “Non ritengo di dovermi astenere perché a livello amministrativo la procedura per la mia regolare eleggibilità a Siena, e per la prosecuzione del Consiglio comunale di Monteriggioni, è stata definita integralmente dal Presidente della Repubblica e dal Prefetto di Siena, in secondo luogo perché di decisione da prendere su Monteriggioni ce ne sono a decine”. Poi, a seguito dell’invito di Corsi ad una astensione per un principio “di eleganza” piuttosto che “di diritto” Valentini si astiene, e il documento viene approvato seppur con altre 10 astensioni.
Approvata la mozione del Gruppo Siena 5 Stelle in merito all’impegno dell’Amministrazione Comunale per contrastare il fenomeno di diffusione delle “slot machines” negli esercizi commerciali di Siena, demandando all’Amministrazione di identificare le strategie più efficaci. La mozione vede anche approvato un emendamento di Rita Petti che chiede al Sindaco ad aderire al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. Nella sua dichiarazione di voto, Neri pone l’accento anche su un’altra questione: “Colgo l’occasione di questa proposta – senza per questo voler associare le slot machine al Palio – per invitare l’Assessore al Palio a iniziare a regolamentare un ambito che grida vendetta nei confronti delle persona più disagiate: l’assenza totale di controllo sui compensi dei fantini”.
