SIENA. Rutie Atsmon, direttrice di Windows for peace, ha presentato oggi pomeriggio (11 luglio) a Palazzo Berlinghieri la propria associazione che opera per la pace tra israeliani e palestinesi. Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre ai membri dell'associazione, l'assessore alla pace e cooperazione internazionale Lorenzo Garibaldi e, per conto della Fondazione MPS che ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti, il deputato Fabrizio Felici.
La direttrice di Windows for peace ha spiegato che "in un tempo di conflitti e di guerra tra i due popoli palestinese e israeliano, mettiamo insieme giovani di entrambi i lati, parliamo delle ferite psicologiche e fisiche della guerra e cerchiamo di trovare una via di uscita creando una relazione tra i giovani per mezzo di media alternativi, per diffondere voci contro l'occupazione, la discriminazione e la guerra sia in Israele che in Palestina". La Atsmon ha spiegato che ciò avviene attraverso "una rivista per adolescenti, distribuita in 25.000 copie, scritta da e per ragazzi e diffusa in circa cinquanta scuole di entrambi i lati. I nostri programmi educativi prevedono inoltre attività artistiche, mostre ecc. Inoltre le migliaia di ragazzi e ragazze palestinesi ed israeliani coinvolti producono dei video per illustrare le condizioni di vita delle loro comunità e farle conoscere 'all'altro lato' ".
"Oltre al lavoro educativo – ha proseguito la direttrice – Windows è impegnato nello sviluppo di attività di carattere umanitario nei territori occupati. Vogliamo mettere i giovani in grado di conoscere che cosa sta 'realmente' accadendo, cosa che è ben diversa da quello che i media nazionali vogliono trasmettere, e dare loro strumenti per agire in favore del cambiamento, per terminare l'occupazione e creare una condizione di giustizia nella regione per entrambi i popoli".
E' intervenuto anche Rawand Musallam, membro del Consiglio Direttivo di Windows for peace e presidente di un istituto scolastico superiore in Bir Zeit, presso Ramallah, nei territori occupati. "Sono una palestinese – ha detto Musallam – che subisce l'occupazione israeliana dal 1967. Sono molti i problemi che gli studenti e in generale la popolazione incontrano nella vita quotidiana: il muro, i check-point militari che restringono la libertà di movimento della gente anche in attività normali come andare a scuola, a trovare parenti, andare a lavoro, all’ospedale, l’accesso alla fonti idriche".
Shams Kalboni, palestinese di cittadinanza israeliana, è la responsabile
dell'amministrazione di Windows for peace ed ha parlato della sua difficile e particolare condizione. "Oggi – ha detto Kalboni – i palestinesi che vivono in Israele sono il 20% della popolazione dello stato e subiscono diverse forme di discriminazioni: non ricevono finanziamenti sufficienti per l'istruzione, per le infrastrutture, per la formazione al lavoro".
La sfida di Windows è di aiutare i partecipanti al programma ad ascoltarsi e cercare di capire i diversi punti di vista, comprendersi e diventare un gruppo in grado di operare per produrre un cambio nella regione e trasformarla in una terra di pace.