SIENA. Le modalità di diffusione delle notizie riguardanti una presunta aggressione avvenuta nel pomeriggio del 13 luglio presso l'Università di Siena, ed il dibattito che si è sviluppato intorno alla vicenda, ci impongono alcune riflessioni.
A nostro avviso, il comunicato di Casa Pound Siena si presenta lacunoso già ad una prima lettura: come è possibile che un militante antifascista si scagli improvvisamente e senza motivo, da solo, contro una persona accompagnata da altre due? E per di più lo faccia all'interno di una facoltà universitaria, in pieno giorno: questo ennesimo episodio dell'(auto)agiografia, a mezzo stampa, di Santa Casa Pound Siena è decisamente poco convincente!
Rimaniamo increduli nell'appurare che un'associazione come Casa Pound, ovvero "i fascisti del terzo millennio" (parole loro), possa godere nella nostra città di un credito talvolta superiore a quello di altre realtà democratiche, una considerazione tale, evidentemente, da rendere i suoi comunicati attendibili e "da prima pagina" senza nemmeno, a quanto ci sembra, una parvenza di verifica.
La versione raccolta dalle realtà antifasciste senesi appare praticamente capovolta!
Siamo alla rimozione storica e al revisionismo? O, molto più semplicemente, in nome di una generica azione democratica si opera superficialmente e si dà la solidarietà a Casa Pound (vedi l'avventato comunicato del PD) tanto per ben figurare?
Purtroppo la situazione nazionale è allarmante: riteniamo tanto irreale quanto di assoluta pericolosità la riduzione del fenomeno ad una semplice guerra pseudo-calcistica fra singoli militanti di opposti schieramenti: ad esempio, osservando la lista delle aggressioni nazifasciste avvenute in Italia durante l'ultimo mese (vedi <www.ecn.org/antifa/) scorgiamo fra le vittime realtà non certo "estremiste" come PD, Arci ed Arcigay.
La nostra associazione considera l'opposizione al (nuovo)fascismo una battaglia di civiltà, al pari delle tante lotte per i diritti umani e civili che portiamo avanti.
L'associazione culturale Serpe Regolo esprime piena solidarietà all'antifascista aggredito, e fatto oggetto di una sovraesposizione mediatica atta a ribaltare la realtà dei fatti, e rinnova l'invito a tutti i nostri amministratori locali, in primis, ai partiti, alle associazioni democratiche, ai sindacati ed ai media affinché si facciano promotori ed attori principali dell'azione antifascista nella nostra provincia, che, ribadiamo, deve essere unitaria e netta nel contrastare sul ri-nascere la violenza fascista.