"Abbiamo constatato che ci sono stati errori materiali, ma si è trattato di accorpamenti di più rate e non di maggiorazioni dei costi"
SIENA. “Tengo a specificare, innanzitutto, che nelle nostre mense scolastiche vengono rimborsati i pasti non consumati, come deliberato dalla Giunta”.
Con queste parole, l’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini, torna sull’argomento delle tariffe della mensa per gli istituti dell’infanzia e primari senesi, facendo seguito all’impegno assunto in sede consiliare, lo scorso 24 marzo, in risposta all’’interrogazione orale urgente presentata dai consiglieri Simone Lorenzetti (Riformisti) e Mauro Marzucchi (Siena Futura).
“A fine anno scolastico – spiega l’assessore – le direzioni delle scuole comunicano il numero complessivo di assenze dei bambini e il nostro Servizio Istruzione provvede al conguaglio individuale degli importi, con l’invio alle famiglie di bollettini inferiori al dovuto nei pagamenti sull’anno scolastico successivo. Nel prospetto dei bollettini inviati alle famiglie nello scorso mese di febbraio, alla voce “Dettaglio” sono indicati, ove spettanti, i conguagli riferiti all’anno scorso scomputati dalle tariffe per l’anno in corso. Tutto nel segno della trasparenza e del massimo rispetto di quanto definito dalla Giunta”.
L’assessore entra nel merito anche degli importi rateizzati nei bollettini: “Per quanto riguarda le scuole dell’Infanzia – specifica l’assessore – sono stati regolarmente emessi bollettini con due rate bimestrali (ottobre-novembre/dicembre-gennaio), come concordato anche in Commissione consiliare. Le rate per il bimestre ottobre-novembre erano in scadenza al 10 marzo, quelle per dicembre e gennaio lo saranno al prossimo 10 aprile”.
“Nella scuola primaria ci sono stati degli importi più consistenti a carico delle famiglie – aggiunge l’assessore – per un problema legato all’impostazione del software che li determina e che ha generato due pagamenti trimestrali e uno bimestrale, anziché i quattro bimestrali programmati. Ecco perché, per esempio, alcuni nuclei familiari che usufruiscono del servizio 5 giorni alla settimana e dichiarano redditi Isee superiori a 37.500 euro si sono trovati a corrispondere due rate da 306 euro e una da 204 euro, anziché quattro da 204 euro. Evidentemente, non si tratta di maggiorazioni ma di accorpamenti delle rate pregresse, con scadenze comunque dilazionate. Un disguido di cui ci scusiamo, accompagnandolo alla constatazione che le famiglie interessate, al mese di marzo 2015, dovrebbero aver accantonato la cifra sufficiente a coprire le rate della mensa relative ai mesi del 2014. Come sempre, l’ufficio è a disposizione per eventuali difficoltà”.
Per informazioni contattare il Servizio Istruzione al numero 0577 292479 – 292390.