SIENA. Arci Servizio Civile Siena, di cui il Comitato Arci senese è socio, prenderà parte al convegno “Dare un futuro al servizio civile nazionale”, in programma mercoledì 30 settembre a Roma e promosso dalla Conferenza nazionale degli enti di servizio civile. L’iniziativa si pone l’obiettivo di riflettere sul futuro del servizio civile, che esce fortemente penalizzato dalla riduzione dei fondi stanziati da parte del governo, e si colloca nell’ambito di una vasta campagna di mobilitazione promossa dalla Conferenza nazionale enti di servizio civile, di cui Arci Servizio Civile è socio fondatore, dal Forum permanente del Terzo Settore e dall'Associazione delle Ong italiane.
Il Servizio Civile nazionale, dopo una parabola crescente che lo ha portato al successo per numero di giovani partecipanti e di enti aderenti, da qualche anno vive un momento di crisi a causa della sovrapposizione tra le finalità e le modalità di attuazione, che hanno generato disorientamento fra i giovani, le organizzazioni e le istituzioni. A questo si aggiungono i tagli alle risorse operati dal governo per il triennio 2009-2011, che mettono in crisi l'operatività del servizio civile e, con esso, un’opportunità di crescita personale e professionale per molti giovani impegnati in progetti sociali e di cittadinanza attiva.
“Chiediamo al governo – si legge nell’appello promosso dalla Conferenza nazionale degli enti di servizio civile – un impegno concreto a sostegno del servizio civile attraverso l’invio al Parlamento di una proposta per la riforma della legislazione in vigore; lo stanziamento per il 2009 di un finanziamento straordinario che permetta l'avvio di altri 10mila giovani, oltre ai 27mila già programmati, e la stabilizzazione, a partire dal 2010, di almeno 50mila giovani; la previsione, nella legge finanziaria 2010 e seguenti, di almeno 300 milioni di euro, reperendo i fondi dalla cessazione della costruzione del cacciabombardiere F35. Partendo da questi obiettivi, chiediamo un impegno ai nostri parlamentari e l’adesione al nostro appello da parte di associazioni e cittadini, per dare un futuro al Servizio Civile nazionale”.
Per leggere il testo integrale dell'appello e aderire, è possibile visitare il sito internet www.firmiamo.it/scn.
Il Servizio Civile nazionale, dopo una parabola crescente che lo ha portato al successo per numero di giovani partecipanti e di enti aderenti, da qualche anno vive un momento di crisi a causa della sovrapposizione tra le finalità e le modalità di attuazione, che hanno generato disorientamento fra i giovani, le organizzazioni e le istituzioni. A questo si aggiungono i tagli alle risorse operati dal governo per il triennio 2009-2011, che mettono in crisi l'operatività del servizio civile e, con esso, un’opportunità di crescita personale e professionale per molti giovani impegnati in progetti sociali e di cittadinanza attiva.
“Chiediamo al governo – si legge nell’appello promosso dalla Conferenza nazionale degli enti di servizio civile – un impegno concreto a sostegno del servizio civile attraverso l’invio al Parlamento di una proposta per la riforma della legislazione in vigore; lo stanziamento per il 2009 di un finanziamento straordinario che permetta l'avvio di altri 10mila giovani, oltre ai 27mila già programmati, e la stabilizzazione, a partire dal 2010, di almeno 50mila giovani; la previsione, nella legge finanziaria 2010 e seguenti, di almeno 300 milioni di euro, reperendo i fondi dalla cessazione della costruzione del cacciabombardiere F35. Partendo da questi obiettivi, chiediamo un impegno ai nostri parlamentari e l’adesione al nostro appello da parte di associazioni e cittadini, per dare un futuro al Servizio Civile nazionale”.
Per leggere il testo integrale dell'appello e aderire, è possibile visitare il sito internet www.firmiamo.it/scn.