SIENA. L’amministrazione comunale ha concluso il percorso di concertazione per definire le aperture degli esercizi commerciali applicando la nuova normativa regionale. Dal confronto, già avviato lo scorso mese di aprile, è emersa la conferma del modello attualmente già in vigore a Siena che prevede la facoltà per gli esercizi commerciali di tenere aperte le proprie attività nei giorni domenicali e festivi, nel rispetto chiaramente dei contratti di lavoro vigenti. La procedura, che ha coinvolto anche il Comune di Monteriggioni oltre al Comune di Siena, ha portato alla convergenza su questa impostazione di Confcommercio, Confesercenti, Associazione Cooperative Consumatori Distretto Tirrenico, Ancd Conad, Federconsumatori, Adiconsum.
Siena dalla fine degli anni ‘80 applica questo modello su cui è emerso il maggiore consenso perché coerente con le caratteristiche del tessuto della città, un modello che nasce dalla legge regionale che prevedeva la facoltà di apertura domenicale e festiva per le città ad alta concentrazione turistica, come Siena.
L’attuale legge regionale, la numero 28 del 2005, ha previsto invece la chiusura degli esercizi commerciali alla domenica e nei festivi, anche nelle città ad alta concentrazione turistica, lasciando comunque alla concertazione tra le parti e di area – ed infatti ha partecipato il Comune di Monteriggioni – la definizione degli assetti (art. 8). Concertazione che tutti gli enti sono stati sollecitati a svolgere.
In questo senso l’amministrazione comunale, dal momento in cui sono emersi i termini della normativa regionale, nel mese di aprile 2009 ha convocato tutti i soggetti del tavolo, in quel contesto la riunione fu aggiornata in attesa della piattaforma richiesta ai partecipanti, elaborata e presentata successivamente per lo scorso mese di gennaio. Fu assunto anche il principio di mantenere il modello attuale in attesa degli esiti della concertazione e vista anche l’esperienza di lungo corso (oltre 20 anni) di applicazione. Come detto, nella concertazione l’ipotesi che ha riscontrato l’assoluta maggioranza di tutti i partecipanti al tavolo è stata quella di mantenere la facoltà di apertura già presente attualmente, nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro e degli orari dei lavoratori.
Siena dalla fine degli anni ‘80 applica questo modello su cui è emerso il maggiore consenso perché coerente con le caratteristiche del tessuto della città, un modello che nasce dalla legge regionale che prevedeva la facoltà di apertura domenicale e festiva per le città ad alta concentrazione turistica, come Siena.
L’attuale legge regionale, la numero 28 del 2005, ha previsto invece la chiusura degli esercizi commerciali alla domenica e nei festivi, anche nelle città ad alta concentrazione turistica, lasciando comunque alla concertazione tra le parti e di area – ed infatti ha partecipato il Comune di Monteriggioni – la definizione degli assetti (art. 8). Concertazione che tutti gli enti sono stati sollecitati a svolgere.
In questo senso l’amministrazione comunale, dal momento in cui sono emersi i termini della normativa regionale, nel mese di aprile 2009 ha convocato tutti i soggetti del tavolo, in quel contesto la riunione fu aggiornata in attesa della piattaforma richiesta ai partecipanti, elaborata e presentata successivamente per lo scorso mese di gennaio. Fu assunto anche il principio di mantenere il modello attuale in attesa degli esiti della concertazione e vista anche l’esperienza di lungo corso (oltre 20 anni) di applicazione. Come detto, nella concertazione l’ipotesi che ha riscontrato l’assoluta maggioranza di tutti i partecipanti al tavolo è stata quella di mantenere la facoltà di apertura già presente attualmente, nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro e degli orari dei lavoratori.