Toscana, Umbria e Marche s'incontrano per sollecitare gli interventi strutturali

SIENA. Trasferta di rappresentanti di tre regioni e 4 province a Mercatello sul Metauro. “Torneremo a chiedere con forza l’ammodernamento strutturale della Due Mari, che ad oggi non ha visto alcuna risposta dal governo, a un anno di distanza dalla grande mobilitazione che nel settembre del 2010 coinvolse diversi amministratori, compresa la Provincia di Siena, nell’occupazione simbolica della galleria della Guinza”. Lo afferma Marco Macchietti, assessore alle infrastrutture della Provincia, annunciando la partecipazione all’incontro dedicato all’emergenza Due Mari, organizzato dalla Provincia di Pesaro e Urbino per sabato 24 settembre alle ore 15.30 nella sala consiliare del Comune di Mercatello sul Metauro (PU). L’appuntamento si colloca nell’ambito dell’evento dedicato al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, con il titolo “Al Centro dell’Italia Unita”, e vedrà anche la partecipazione dei rappresentanti delle regioni Marche, Toscana e Umbria e delle province di Pesaro e Urbino, Perugia, Arezzo e Grosseto.
“La Due Mari – aggiunge Macchietti – è una delle priorità infrastrutturali per la Provincia di Siena. Da anni stiamo lavorando, insieme alle altre amministrazioni provinciali e alla Regione, per impegnare governo e Anas ad ammodernare un’opera stradale strategica per tutto il Centro del Paese. Parteciperemo a questo incontro per fare il punto della situazione, anche alla luce della recente proposta di partenariato pubblico-privato fatta dal Ministero e per ribadire la necessità di completare una strada che da troppi anni è incompiuta”.
“La Due Mari – aggiunge Macchietti – è una delle priorità infrastrutturali per la Provincia di Siena. Da anni stiamo lavorando, insieme alle altre amministrazioni provinciali e alla Regione, per impegnare governo e Anas ad ammodernare un’opera stradale strategica per tutto il Centro del Paese. Parteciperemo a questo incontro per fare il punto della situazione, anche alla luce della recente proposta di partenariato pubblico-privato fatta dal Ministero e per ribadire la necessità di completare una strada che da troppi anni è incompiuta”.