Dal Convegno del Consorzio Agrario spunti di riflessione e dibattito tra agricoltori, storici, amministratori
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E sugli stessi valori si è soffermato anche il contributo di Corrado Barberis, professore Emerito di Sociologia e presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale: «I valori dell’agricoltura sono soggetti al rapporto tra realtà e filosofia che crediamo di vivere. Un rapporto complesso che, non sempre, i giovani hanno saputo cogliere diventando sempre più rari in agricoltura e adesso la speranza è che il censimento 2010 dia dati più confortevoli. Credo che, per il futuro, il Consorzio debba perseguire con ancora maggiore vigore la strada già intrapresa di fornire ai propri associati servizi di vendita diretta». Nelle parole dello storico Fabio Bertini invece un affascinante e coinvolgente excursus storico nei 110 del Consorzio Agrario: «Il Cap nasce da una forte identità della Toscana fatta di mezzadria e cultura agricola. Saranno poi le innovazioni tecniche a giocare un ruolo di prim’ordine anche per l’aggregazione e l’associazionismo. E’ vero che il Cap rappresenta un insieme di imprenditori ma è anche un soggetto che rappresenta un territorio in tutto e per tutto, perché quando si difende l’agricoltura si difende vita, libertà e ambiente. Il destino perenne con il quale il Consorzio è stato sempre capace di misurarsi è stato il confronto con le novità dei tempi operando da anello di congiunzione tra società e agricoltura». Sulla storia dei Consorzi Agrari in Italia si è soffermato anche Gaetano Varano, direttore dell’Associazione Nazionale dei Consorzi Agrari che, dopo aver ripercorso anche da un punto legislativo le vicende della Federconsorzi, ha evidenziato come «Oggi in Italia esiste un sistema di Consorzi che sta tornando a fare sistema e può vantarsi di un marchio di qualità».
Conclusioni affidate a direttore e presidente del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo che, entrambi, hanno sottolineato la volontà di guardare al 2012 con la possibilità che proprio “Radici Toscane” diventi un nuovo marchio d’azienda in grado di racchiudere proprio quei valori che hanno fatto la storia del Consorzio Agrario e che, ieri come oggi, affondano il proprio essere nella terra.