di Alessandra Siotto
SIENA. Tra i temi che sono stati affrontati questa mattina (29 settembre) nel Consiglio Comunale cittadino, tre interrogazioni hanno riguardato la procedura di privatizzazione dell'aeroporto di Ampugnano.
Due le istanze, molto dettagliate, presentate da Rifondazione Comunista ed una dalle Liste Civiche; in particolare le interrogazioni hanno chiesto chiarimenti riguardo alle comunicazioni dell'ENAC sulle irregolarità nella procedura di privatizzazione, alle dimissioni del presidente del CDA della società aeroportuale, agli investimenti per l'ampliamento, ritenuti da Rifondazione elevati rispetto ai risultati ottenuti ed anche alla luce dell'attuale crisi economica .
L'assessore Bindi ha risposto premettendo che “il Comune di Siena detiene una partecipazione della Società Aeroporto di Siena S.p.A. pari all'1,03 %; nella compagine sociale dell’aeroporto sono presenti altri enti pubblici con quote che complessivamente raggiungono il 21,1%, da cui emerge una partecipazione in mano pubblica del 22,13; le altre quote di Aeroporto di Siena sono detenute da soci privati, quali Galaxy per il 56,38 % e Banca Monte dei Paschi per il 21,38%; la partecipazione degli enti pubblici è quindi di minoranza”. “In base alla normativa vigente – ha proseguito l'assessore – e secondo quanto dettato dalla giurisprudenza amministrativa, è legittimo il diniego di accesso agli atti da parte di società miste pubblico–private, soprattutto se si tratta di società partecipate in quota minoritaria da enti pubblici. Tutto questo per spiegare anche la difficoltà di reperire alcune informazioni”.
“Il Comune di Siena – ha illustrato Bindi – ha ricevuto, in data 9 giugno, una comunicazione dall’Aeroporto con allegata la lettera dell’ENAC, che diversamente da quanto sostenuto nell’interrogazione, non denuncia alcuna grave irregolarità, ma parla semmai di criticità e richiede chiarimenti e informazioni integrative sul processo di privatizzazione dell’Aeroporto”. L'assessore ha fatto riferimento alle norme riguardanti la definizione dell’assetto azionario delle società aeroportuali, che disciplinano l’ingresso di soci privati di maggioranza nelle società di gestione aeroportuali. Bindi ha spiegato che nel caso dell’Aeroporto di Ampugnano “l’ingresso del socio privato avviene successivamente alla costituzione della società, attraverso la cessione a privati delle quote di maggioranza, di proprietà dei soci pubblici”. In riferimento a varie norme, l'assessore ha affermato che “ove l’ingresso del socio privato si realizzi mediante la cessione delle quote in mano pubblica, nel corso di vita della società già costituita o derivante da trasformazione di precedenti strutture consortili, è sufficiente rispettare i principi di trasparenza e non discriminazione, secondo le disposizioni che regolano la dismissione delle partecipazioni pubbliche”. “Quindi – ha proseguito – l’ingresso del socio privato avviene secondo le disposizioni generali sulle dismissioni delle partecipazioni azionarie dello Stato e degli enti pubblici, alle quali non si applicano le norme di contabilità generale dello Stato. E’ a queste disposizioni che la società ha fatto riferimento per individuare la procedura applicabile per la selezione di un nuovo socio privato di maggioranza al quale cedere la quota di maggioranza del capitale della società già costituita. La procedura si è svolta con la pubblicazione di un avviso pubblico al fine di raccogliere le manifestazioni di interesse nelle forme prescritte e con la successiva selezione del partner”.
“L’Aeroporto – ha aggiunto Bindi – ha risposto alla richiesta pervenuta dal ENAC, in data 10 giugno, con lettera indirizzata al Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia ed ENAC, fornendo queste informazioni richieste”. L'assessore ha poi spiegato che è giunta in risposta una comunicazione del Ministero dei Trasporti, in cui si dichiara che i contenuti della nota inviata dalla società il 10 giugno “sono stati ritenuti degni di attenzione da parte dei competenti uffici dell’ENAC e ministeriali; sarà cura dell'ufficio richiedere tempestivamente il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanze non appena saranno pervenute le proposte formulate in merito dall’ENAC”. “La società Aeroporto – ha proseguito l'assessore – ritiene che in tempi brevi ci sarà una nuova comunicazione e probabilmente anche la definitiva autorizzazione. Non risulta, ad oggi, che siano state accertate irregolarità; inoltre al procedimento di privatizzazione hanno partecipato altri soggetti oltre Galaxy e nessuno di questi ha avanzato nei tempi previsti i ricorsi per eccepire sulla regolarità del procedimento di privatizzazione”.
“Il programma di investimenti dell’Aeroporto di Siena – ha illustrato – verrà finanziato prevalentemente con risorse interne della società, apportate dal socio pro quota e quindi per oltre il 56% dal socio Galaxy. Ci risulta dalla stampa che la società ha stipulato un contratto con Globe Air Italia per lo svolgimento del servizio di aerotaxi, ma non abbiamo altre comunicazioni in proposito”.
Riguardo all'ammontare degli investimenti pubblici e privati impiegati per sviluppare e gestire l'aeroporto, l'assessore ha risposto che “i dati possono essere ricavati dai bilanci del Comune, dagli atti relativi alle società partecipate, dei quali il Consiglio Comunale prende anche atto, dai bilanci societari depositati al registro delle imprese presso la Camera di Commercio”.
A proposito del compenso all'Amministratore delegato della società, Bindi ha spiegato che “tutti i soci pubblici hanno inviato nel novembre 2008 al presidente del Consiglio di Amministrazione della società e al presidente del Collegio dei revisori dei conti, una lettera in cui si rammentavano alla società i vincoli di legge in tema di indennità agli amministratori di società pubbliche; dalla relazione al bilancio dei revisori dei conti non è stata evidenziata alcuna difformità alle leggi in generale e alcun conflitto per cui si ritiene che la questione sia stata risolta secondo la normativa vigente.
Sulla costituzione del Comitato Tecnico Scientifico per le valutazioni ambientali, l'assessore ha affermato che “hanno già avuto luogo alcuni incontri tra enti pubblici che unitariamente provvederanno alla nomina del Comitato, coinvolgendo figure culturali e scientifiche”.
SIENA. Tra i temi che sono stati affrontati questa mattina (29 settembre) nel Consiglio Comunale cittadino, tre interrogazioni hanno riguardato la procedura di privatizzazione dell'aeroporto di Ampugnano.
Due le istanze, molto dettagliate, presentate da Rifondazione Comunista ed una dalle Liste Civiche; in particolare le interrogazioni hanno chiesto chiarimenti riguardo alle comunicazioni dell'ENAC sulle irregolarità nella procedura di privatizzazione, alle dimissioni del presidente del CDA della società aeroportuale, agli investimenti per l'ampliamento, ritenuti da Rifondazione elevati rispetto ai risultati ottenuti ed anche alla luce dell'attuale crisi economica .
L'assessore Bindi ha risposto premettendo che “il Comune di Siena detiene una partecipazione della Società Aeroporto di Siena S.p.A. pari all'1,03 %; nella compagine sociale dell’aeroporto sono presenti altri enti pubblici con quote che complessivamente raggiungono il 21,1%, da cui emerge una partecipazione in mano pubblica del 22,13; le altre quote di Aeroporto di Siena sono detenute da soci privati, quali Galaxy per il 56,38 % e Banca Monte dei Paschi per il 21,38%; la partecipazione degli enti pubblici è quindi di minoranza”. “In base alla normativa vigente – ha proseguito l'assessore – e secondo quanto dettato dalla giurisprudenza amministrativa, è legittimo il diniego di accesso agli atti da parte di società miste pubblico–private, soprattutto se si tratta di società partecipate in quota minoritaria da enti pubblici. Tutto questo per spiegare anche la difficoltà di reperire alcune informazioni”.
“Il Comune di Siena – ha illustrato Bindi – ha ricevuto, in data 9 giugno, una comunicazione dall’Aeroporto con allegata la lettera dell’ENAC, che diversamente da quanto sostenuto nell’interrogazione, non denuncia alcuna grave irregolarità, ma parla semmai di criticità e richiede chiarimenti e informazioni integrative sul processo di privatizzazione dell’Aeroporto”. L'assessore ha fatto riferimento alle norme riguardanti la definizione dell’assetto azionario delle società aeroportuali, che disciplinano l’ingresso di soci privati di maggioranza nelle società di gestione aeroportuali. Bindi ha spiegato che nel caso dell’Aeroporto di Ampugnano “l’ingresso del socio privato avviene successivamente alla costituzione della società, attraverso la cessione a privati delle quote di maggioranza, di proprietà dei soci pubblici”. In riferimento a varie norme, l'assessore ha affermato che “ove l’ingresso del socio privato si realizzi mediante la cessione delle quote in mano pubblica, nel corso di vita della società già costituita o derivante da trasformazione di precedenti strutture consortili, è sufficiente rispettare i principi di trasparenza e non discriminazione, secondo le disposizioni che regolano la dismissione delle partecipazioni pubbliche”. “Quindi – ha proseguito – l’ingresso del socio privato avviene secondo le disposizioni generali sulle dismissioni delle partecipazioni azionarie dello Stato e degli enti pubblici, alle quali non si applicano le norme di contabilità generale dello Stato. E’ a queste disposizioni che la società ha fatto riferimento per individuare la procedura applicabile per la selezione di un nuovo socio privato di maggioranza al quale cedere la quota di maggioranza del capitale della società già costituita. La procedura si è svolta con la pubblicazione di un avviso pubblico al fine di raccogliere le manifestazioni di interesse nelle forme prescritte e con la successiva selezione del partner”.
“L’Aeroporto – ha aggiunto Bindi – ha risposto alla richiesta pervenuta dal ENAC, in data 10 giugno, con lettera indirizzata al Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia ed ENAC, fornendo queste informazioni richieste”. L'assessore ha poi spiegato che è giunta in risposta una comunicazione del Ministero dei Trasporti, in cui si dichiara che i contenuti della nota inviata dalla società il 10 giugno “sono stati ritenuti degni di attenzione da parte dei competenti uffici dell’ENAC e ministeriali; sarà cura dell'ufficio richiedere tempestivamente il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanze non appena saranno pervenute le proposte formulate in merito dall’ENAC”. “La società Aeroporto – ha proseguito l'assessore – ritiene che in tempi brevi ci sarà una nuova comunicazione e probabilmente anche la definitiva autorizzazione. Non risulta, ad oggi, che siano state accertate irregolarità; inoltre al procedimento di privatizzazione hanno partecipato altri soggetti oltre Galaxy e nessuno di questi ha avanzato nei tempi previsti i ricorsi per eccepire sulla regolarità del procedimento di privatizzazione”.
“Il programma di investimenti dell’Aeroporto di Siena – ha illustrato – verrà finanziato prevalentemente con risorse interne della società, apportate dal socio pro quota e quindi per oltre il 56% dal socio Galaxy. Ci risulta dalla stampa che la società ha stipulato un contratto con Globe Air Italia per lo svolgimento del servizio di aerotaxi, ma non abbiamo altre comunicazioni in proposito”.
Riguardo all'ammontare degli investimenti pubblici e privati impiegati per sviluppare e gestire l'aeroporto, l'assessore ha risposto che “i dati possono essere ricavati dai bilanci del Comune, dagli atti relativi alle società partecipate, dei quali il Consiglio Comunale prende anche atto, dai bilanci societari depositati al registro delle imprese presso la Camera di Commercio”.
A proposito del compenso all'Amministratore delegato della società, Bindi ha spiegato che “tutti i soci pubblici hanno inviato nel novembre 2008 al presidente del Consiglio di Amministrazione della società e al presidente del Collegio dei revisori dei conti, una lettera in cui si rammentavano alla società i vincoli di legge in tema di indennità agli amministratori di società pubbliche; dalla relazione al bilancio dei revisori dei conti non è stata evidenziata alcuna difformità alle leggi in generale e alcun conflitto per cui si ritiene che la questione sia stata risolta secondo la normativa vigente.
Sulla costituzione del Comitato Tecnico Scientifico per le valutazioni ambientali, l'assessore ha affermato che “hanno già avuto luogo alcuni incontri tra enti pubblici che unitariamente provvederanno alla nomina del Comitato, coinvolgendo figure culturali e scientifiche”.
