La società controbatte alle dichiarazioni del sindaco Valentini fatte durante l'ultimo Consiglio Comunale

SIENA. Il Comune di Siena, in merito alla interrogazione della consigliera Laura Vigni circa la sentenza del Tar Toscana emessa a nostro favore nella gara per i servizi presso i teatri comunali, ha diramato un comunicato stampa che si sofferma lungamente su una vicenda che non ha nulla a che vedere con la vertenza decisa dal TAR e che, nel fare ciò, ha omesso di descrivere l’intero quadro dei fatti.
La Zelig pertanto, anche al fine di tutelare la propria immagine ed il proprio decoro, ritiene opportuno replicare, con pari comunicato, a quanto sopra appreso, visto che ormai la vicenda è di comune dominio.
In primo luogo nel comunicato non si ritrova alcun cenno al fatto che il TAR Toscana, come più volte avevamo preannunciato agli amministratori e ai dirigenti comunali, abbia ritenuto irregolari le procedure di assegnazione della gara seguite dal Comune, giungendo anche a disporre la sua condanna alle spese legali; così come nessun cenno al fatto che la sentenza disposto che l’appalto avrebbe dovuto essere assegnato alla ATI di cui la Zelig è mandataria, entro 30 giorni dalla sua comunicazione (la sentenza è stata notificata dalla cancelleria del TAR al legale del Comune già in data 19/5/2014 sicché, a parere degli scriventi, è pure ormai da tempo ampiamente scaduto il termine concesso al Comune per adempiervi; di recente la sentenza è stata comunque notificata anche dai nostri legali).
Ciò premesso, duole soprattutto notare come il Comune cerchi di rappresentare i fatti in modo tale da dipingere la Zelig per quello che non è e non è mai stata, rischiando così di screditare una storia aziendale che nei suoi 28 anni di onorata attività si è sempre contraddistinta per la massima affidabilità e professionalità.
Va precisato, come è noto all’Amministrazione, che i fatti accaduti hanno colto di sorpresa, prima tra tutti, proprio la Zelig perché non dipesi da una propria incuria, ma da una tipologia di organizzazione che il Comune aveva assegnato alle biglietterie che ci rendeva impossibile qualsiasi controllo sugli effettivi versamenti. E’ stata quindi la perdurante carenza di controlli comunali a favorire il ripetersi e l’accumularsi degli ammanchi rilevati a distanza di quasi due anni dal verificarsi dei fatti. Così come nulla si è detto circa il fatto che è stata la Zelig a denunciare per prima i fatti all’autorità inquirente e che, proprio per merito della Cooperativa, in pochissimi giorni si è pervenuti all’immediata individuazione dei problemi. L’Amministrazione, e quindi il Sindaco, sanno bene che proprio in virtù del fattivo interessamento e della collaborazione della Zelig un quarto dell’ammanco è stato già recuperato ed incamerato nelle casse del Comune e che per la parte restante la Zelig ha prospettato plurime soluzioni (cui il Sindaco si limita ad accennare parlando di “trattativa per il recupero”) e proposto serie garanzie che ad oggi non sono state formalizzate solo per l’incomprensibile inerzia del Comune stesso, che da ultimo non ha voluto neppure accettare l’iscrizione, a proprio favore, di una ipoteca volontaria a garanzia della restituzione da parte del responsabile materiale dei fatti.
Per quanto sopra vogliamo nuovamente ribadire (perché già dichiarato al Comune con apposite note) come la cooperativa respinga integralmente ogni addebito di inadempimento, mentre non viene minimamente considerato che il ritardo del Comune nell’eseguire la richiamata sentenza del TAR sta provocando alla Zelig serie difficoltà organizzative e finanziarie e ciò nonostante che la Zelig, al momento, abbia evitato di ricorrere nuovamente ad un giudice per sentirsi attribuire ciò che da tempo ha diritto ad ottenere.
Meritano infine una precisazione le ulteriori affermazioni del Sindaco sulla società Intrepido Servizi Srl, sul suo amministratore e su chi ha partecipato ad un atto in funzione di procuratore; mentre non si comprende quale attinenza ciò abbia con i quesiti posti nell’interrogazione, va evidenziato che gli atti compiuti dalla Zelig sono perfettamente legittimi perché espressamente contemplati dalla normativa pubblicistica di riferimento (Codice dei Contratti) e sono stati assunti alla luce del sole perché prontamente comunicati alla Amministrazione; pertanto, ove e se l’Amministrazione avesse realmente avuto necessità di eventuali chiarimenti, ci saremmo attesi una qualche richiesta in tal senso che, viceversa, mai è pervenuta alla Cooperativa scrivente.
Restiamo comunque fiduciosi nel corretto operato del Comune e speranzosi che, per il futuro, non si debba nuovamente ricorrere a dispendiose e defatiganti azioni legali.
La Cooperativa Zelig
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