Incontro- confronto a Palazzo Patrizi con gli esponenti di istituzioni pubbliche e associazioni che hanno interesse a sviluppare l'antica via dei pellegrini
SIENA. Siena deve diventare uno slow hub all’interno della Via Francigena, cioè un grande polo di attrazione e smistamento, così da trasformare l’antico tracciato da offerta culturale a prodotto turistico di qualità. Questo il tema, discusso questo pomeriggio, all’incontro tenutosi a Palazzo Patrizi, dove, insieme al sindaco Bruno Valentini e all’assessore al turismo Sonia Pallai sono intervenuti: Giovanni D’Agliano, dirigente della Regione Toscana, Massimo Tedeschi presidente dell’associazione europea Vie Francigene, Alberto Conte, referente di “Itineraria”, Fiorenza Guerranti per i progetto sulla Francigena della Provincia di Siena, e Giuseppe Cattanei presidente del Club di prodotto “Terre Francigene piacentine”.
“Il 2014 è un anno importante – ha aperto l’assessore al turismo Sonia Pallai – sono stati messi in sicurezza tutti i tracciati toscani della Francigena, e adesso siamo qui, con operatori turistici, strutture ricettive, associazioni, per un confronto aperto, dove suggerimenti ed idee dovranno, con il sostegno delle istituzioni, trasformarsi in strategie mirate al rilancio dell’offerta turistica e a opportunità di crescita economica per il nostro territorio”. E proprio in questa direzione il prossimo 7 giugno nel Complesso museale del S. Maria della Scala sarà presentata la rivista europea della Francigena, realizzata in collaborazione con Siena, Monteriggioni e S. Gimignano, una due giorni di visite guidate e trekking urbano sul tema, oltre a un educational, con l’amministrazione provinciale, dedicato alla stampa.
“A questo punto – ha evidenziato D’Agliano – ,dopo un investimento di 13 milioni per la messa in sicurezza, la Francigena può, veramente diventare un prodotto turistico. Ci auguriamo che le altre regioni seguano il nostro esempio, così come continuino ad aumentare le presenze (100mila quelle stimate nel 2013), come sicuramente avverrà con la promozione del tracciato, che, per la sua bellezza, lascia stupiti tutti coloro che lo percorrono”.
Un’organizzazione del percorso che per il sindaco Valentini “rappresenta l’opportunità per fare un viaggio ideale ed interiore verso la conoscenza e la storia del territorio. Ed è proprio nella sua unicità e nella sua non replicabilità che si deve giocare, per la nostra economia, la carta vincente rappresentata dalla Francigena”. “Percorrere la Francigena – ha sottolineato il sindaco – significa viaggiare dentro la spiritualità e l’arte. Al contempo significa diffondere e recepire idee, scambiare esperienze, rivolti ai giovani di tutto il mondo. Un contesto, all’interno del quale, l’accoglienza riveste un fattore primario”. “Quella che vorremmo è un’offerta di turismo sostenibile, capace di fondere moderno e antico, così da rispondere ad esigenze e gusti diversi, come diversi, attualmente, sono i visitatori: due terzi dei quali stranieri, in continua diminuzione gli italiani”.
Flussi turistici in mutamento, così come le direzioni dei loro viaggi, infatti, come ha detto Tedeschi, nel 2013 se prima la direzione era Santiago di Compostela adesso la metà è Roma. Per rendere vincente, turisticamente ed economicamente, la Francigena occorrerà sempre più presenza sinergica tra istituzioni e associazioni, sempre più il fattore cultura che, del resto, già la contraddistingue, sempre più servizi da offrire ai pellegrini, ai camminatori e ai turisti che decidono di scoprirla.
“Il Consiglio d’Europa ha già ipotizzato possibilità di sviluppo. Il Ministero del turismo è uscito con un bando che dà opportunità alle imprese”.
Il territorio ora deve crederci e, insieme, provarci.
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