di Alessandra Siotto
SIENA. Anche in consiglio comunale si è parlato della situazione dell'ateneo senese: nella seduta odierna (30 settembre) sono state presentate tre interrogazioni orali concernenti l'Università di Siena.
Nella tarda mattinata, Giordano per le liste civiche, Milani per An e Forza Italia e Cortonesi per la maggioranza, hanno presentato tre interrogazioni urgenti che, pur partendo da considerazioni ideologiche diverse, si assomigliavano per il contenuto. Infatti tutti i gruppi consiliari hanno espresso preoccupazione per la situazione dell'ateneo, ribadendo la centralità ricoperta da questa istituzione nella vita della città, e hanno chiesto al sindaco di riferire su questo argomento.
Maurizio Cenni ha aperto il suo intervento con una considerazione di carattere generale: "Non credo che la situazione dei conti degli atenei in Italia sia così positiva; l’autonomia finanziaria ha visto soluzioni piuttosto fantasiose per sopperire ai problemi economici e c'è una scarsa attenzione generale a tenere i conti dei nostri atenei". "E' una situazione complessa e difficile – ha proseguito il sindaco – e sono molti gli interessi che potrebbero essere lesi irreparabilmente se non si trova una soluzione. Pens agli interessi dei lavoratori e degli studenti, che sono una ricchezza per il nostro territorio, sia in termini economici che per la vitalità della città. Inoltre c'è l’interesse della città in ordine anche al patrimonio immobiliare: la città vuole discutere di tutte le misure, anche rispetto agli interventi immobiliari che potrebbero essere realizzati".
Entrando nel merito Cenni ha affermato che "siamo in presenza di una situazione che ancora non è quantificata e quantificabile; c'è un gruppo di esperti che sta lavorando alla ricognizione economica e fornirà dati certi sull'università". "Auspico – ha proseguito il sindaco – che questa ricognizione venga affidata ad una società esterna al settore. Non serve solo una diagnosi, ma una terapia che preveda, se possibile, più di una soluzione e un deciso intervento sul conto economico. Sarebbe un intervento di corto respiro se si riducesse il patrimonio senza far cessare le perdite: bisogna incidere sul conto economico". "Nello stesso tempo – ha sottolieato Cenni – è bene evitare colpi di teatro nella vicenda da parte di chi ha responsabilità, non c’è bisogno di mettere allarme e rinfocolare la tensione, che è già alta. Alcuni difetti nella nascita della vicenda ci sono: a mio parere era meglio convocare un consiglio di amministrazione straordinario prima che la cosa andasse in pasto ai media; forse questo avrebbe consentito all’organo che deve assumere le decisioni di gestire questa fase complicata. Inoltre posso capire, ma non fino in fondo, il fatto di aver consegnato le memorie alla procura. Prima era meglio convocare il cda, poi sentire i sindacati e solo a questo punto andare in procura. Questo è uno dei colpi che non rasserena la situazione".
Sulle cose da fare Cenni ha spiegato che "bisogna aspettare 10-15 giorni che servono al gruppo interno per capire qual’è l'entità e dunque poi individuare le ricette per la terapia. La malattia c’è, si tratta di capire cosa è: un raffreddore, una polmonite o anche qualcosa di peggio. Nello stesso tempo oltre che dare una soluzione al problema contingente, bisogna anche mettere mano al conto economico".
Il sindaco si è impegnato a riferire in consiglio comunale riguardo allo stato di avnzamento di questo lavoro ed ha chiesto la disponibilità ai capogruppo del consiglio comunale "per fare un incontro nei prossimi giorni e sentire dai diretti interessati, insieme al membro nominato dal comune nell'ateneo, le notizie". "Poi – ha proseguito Cenni – se la malattia è grave, non escludo che si possa portare il tutto in consiglio comunale. Perchè l’università è un patrimonio di Siena, in termini di conoscenza, di persone che ci lavorano, di studenti e bisogno a lavorare tutti insieme". "Bisogna passare dalla fase delle cifre sparate nei vari giornali alla chiarezza – ha spiegato il primo cittadino – Ci sono debiti verso istituti previdenziali, c’era una rateazione e c’è da capire se è stata attivata o no; c’erano dei ratei attivi che dovevano arrivare dal governo e c’è da capire se sono esigibili o se non sono da mettere in bilancio. Per questi motivi un organo di approfondimento potrebbe essere la conferenza dei capigruppo".
"In questo momento – ha concluso il sindaco – sono particolarmente preoccupato per chi lavora all’università. Non credo ci siano rischi effettivi, ma l'aspetto psicologico e il disorientamento contano quanto i problemi materiali. Quindi faccio una raccomandazione a tutti: non lanciamo allarmi, teniamo barra dritta e lavoriamo per presentare una situazione acclarata e chiara, sapendo che anche il ricorso a fonti esterne di finanziamento è problematico laddove ci siano problemi sul conto economico. Il patrimonio immobiliare è un valore, ci sarà poi chi ci dirà quale è la situazione e faremo scelte di priorità".
Soddisfazione per la risposta dell sindaco è stata espressa da Giordano, Milani e Cortonesi che ha sottolinato come "questa assemblea, quando parla di argomenti importanti trova condivisione, parla una lingua unica quando tratta temi che rigurdano seriamente la città, trova tutti uniti nel percorso da seguire".