SIENA. Il sistema sanitario toscano gode di ottima salute. E’ quanto è emerso ieri, domenica 29 agosto, durante il dibattito "Il diritto alla salute e l'Ospedale Santa Maria delle Scotte", in occasione della Festa provinciale del Pd. Daniela Scaramuccia, assessore regionale alla sanità; Paolo Morello Marchese, direttore generale de Le Scotte; Rosanna Pugnalini, consigliere regionale Pd e Brenda Barnini, responsabile sanità della segreteria regionale del Pd sono intervenuti all'incontro presentando lo stato di salute della Toscana e le prospettive future, soprattutto in seguito ai tagli della manovra finanziaria. E' stato il direttore Paolo Morello Marchese ad aprire l'iniziativa, annunciando per fine gennaio, l’apertura del nuovo pronto soccorso de Le Scotte, più grande e funzionale, con un’area radiologica più efficiente e un nuovo reparto di ortopedia.
“Il problema sanitario italiano – ha affermato l’assessore regionale alla sanità, Daniela Scaramuccia – non è la spesa in sé, ma la grossa differenza che caratterizza l’erogazione del servizio. Il fabbisogno in Italia è cresciuto di circa il 3% negli ultimi anni ed è un dato destinato a mantenersi stabile o a crescere. Di fronte a questa situazione il governo continua a tagliare le risorse. La situazione toscana è soddisfacente soprattutto se teniamo conto che i nostri bilanci hanno chiuso in positivo. Il nostro dovere dovrà continuare ad essere quello di rispondere al fabbisogno dei cittadini, senza dimenticare gli importanti investimenti nell’innovazione e nella formazione. Non possiamo lasciare che le nuove generazioni siano formate dalle case farmaceutiche o da aziende spinte da interessi individuali. E’ necessaria inoltre – ha continuato Scaramuccia – realizzare una sinergia fra i diversi attori sociali, uno sforzo collettivo per il bene comune che trovi d’accordo cittadini, professionisti ed enti per un migliore utilizzo del denaro pubblico”.
“In Toscana – ha dichiarato il consigliere regionale Pd, Rosanna Pugnalini – partiamo da una positività che trova riscontro nella qualità dei servizi e nei bilanci in pareggio, frutto di una continua riorganizzazione in ambito sanitario che ci ha permesso di raggiungere risultati soddisfacenti. Ma le difficoltà ci sono: ci troviamo a dover affrontare i danni di una manovra che non tiene conto delle vere necessità del Paese ma che si limita ad una serie di tagli indiscriminati a regioni e ad enti locali. Il nostro lavoro, come consiglio regionale, si tradurrà in un contributo forte alla realizzazione di un piano socio-sanitario che tenga conto dei reali bisogno dei nostri cittadini che necessitano di risposte nei modi e nei tempi giusti. Dovremmo ricercare, inoltre, una sempre maggiore responsabilizzazione di cittadini, operatori ed istituzioni per una migliore appropriattezza delle prestazioni”.
“In materia di sanità– ha detto la responsabile sanità della segreteria regionale del Pd, Brenda Barnini – si è raggiunta, in Toscana, un’esperienza e una capacità tale da divenire esempio e contributo per l’intero panorama nazionale, dove la sanità è intesa come un problema più che come un diritto. Da noi la sanità è, a tutti gli effetti, un diritto e per mantenerlo tale è necessario che, a seguito della riforma del federalismo fiscale, venga aperto un dialogo e un’informazione necessarie a capire i cambiamenti in atto. La solidarietà – ha continuato la segretaria regionale – può essere un importante strumento per affrontare le problematiche generate da una politica sociale sbagliata ed è quello che già molte associazioni del nostro territorio realizzano da tempo. In questo senso la solidarietà non deve essere intesa come virtù individuale ma un vero e proprio strumento di cementificazione della società”.
“Il problema sanitario italiano – ha affermato l’assessore regionale alla sanità, Daniela Scaramuccia – non è la spesa in sé, ma la grossa differenza che caratterizza l’erogazione del servizio. Il fabbisogno in Italia è cresciuto di circa il 3% negli ultimi anni ed è un dato destinato a mantenersi stabile o a crescere. Di fronte a questa situazione il governo continua a tagliare le risorse. La situazione toscana è soddisfacente soprattutto se teniamo conto che i nostri bilanci hanno chiuso in positivo. Il nostro dovere dovrà continuare ad essere quello di rispondere al fabbisogno dei cittadini, senza dimenticare gli importanti investimenti nell’innovazione e nella formazione. Non possiamo lasciare che le nuove generazioni siano formate dalle case farmaceutiche o da aziende spinte da interessi individuali. E’ necessaria inoltre – ha continuato Scaramuccia – realizzare una sinergia fra i diversi attori sociali, uno sforzo collettivo per il bene comune che trovi d’accordo cittadini, professionisti ed enti per un migliore utilizzo del denaro pubblico”.
“In Toscana – ha dichiarato il consigliere regionale Pd, Rosanna Pugnalini – partiamo da una positività che trova riscontro nella qualità dei servizi e nei bilanci in pareggio, frutto di una continua riorganizzazione in ambito sanitario che ci ha permesso di raggiungere risultati soddisfacenti. Ma le difficoltà ci sono: ci troviamo a dover affrontare i danni di una manovra che non tiene conto delle vere necessità del Paese ma che si limita ad una serie di tagli indiscriminati a regioni e ad enti locali. Il nostro lavoro, come consiglio regionale, si tradurrà in un contributo forte alla realizzazione di un piano socio-sanitario che tenga conto dei reali bisogno dei nostri cittadini che necessitano di risposte nei modi e nei tempi giusti. Dovremmo ricercare, inoltre, una sempre maggiore responsabilizzazione di cittadini, operatori ed istituzioni per una migliore appropriattezza delle prestazioni”.
“In materia di sanità– ha detto la responsabile sanità della segreteria regionale del Pd, Brenda Barnini – si è raggiunta, in Toscana, un’esperienza e una capacità tale da divenire esempio e contributo per l’intero panorama nazionale, dove la sanità è intesa come un problema più che come un diritto. Da noi la sanità è, a tutti gli effetti, un diritto e per mantenerlo tale è necessario che, a seguito della riforma del federalismo fiscale, venga aperto un dialogo e un’informazione necessarie a capire i cambiamenti in atto. La solidarietà – ha continuato la segretaria regionale – può essere un importante strumento per affrontare le problematiche generate da una politica sociale sbagliata ed è quello che già molte associazioni del nostro territorio realizzano da tempo. In questo senso la solidarietà non deve essere intesa come virtù individuale ma un vero e proprio strumento di cementificazione della società”.