Sonddisfazione di Confesercercenti: "Concorrenza più leale in vista"
SIENA. “Ora sarà un po’ più facile chiamare le cose con il loro nome. E soprattutto, dare vita ad un concorrenza più leale nel commercio”. Così Graziano Becchetti, Presidente provinciale di Confesercenti Siena, saluta l’approvazione da parte del Consiglio Regionale di un provvedimento atteso da tempo in materia di outlet e commercio su aree pubbliche.
L’atto approvato martedì a Firenze restringe il campo di applicazione della denominazione di outlet: potranno usarla solo gli spacci aziendali (aperti in locali adiacenti alla produzione) oppure quei punti vendita che propongano capi fuori produzione, in eccedenza di magazzino, prototipi, o presentino lievi difetti non occulti di produzione, e che comunque siano usciti di fabbrica da almeno 12 mesi. Non solo: agli outlet viene impedito anche l’uso del doppio prezzo al di fuori dei saldi o delle vendite promozionali, parificandoli agli altri tipi di negozio. “E’ un provvedimento che pone le basi per un confronto più ad armi pari nel settore abbigliamento, ormai soggetto ad uno squilibrio di cui hanno beneficiato gli outlet – osserva Becchetti – per troppo tempo, troppi soggetti hanno giocato sul filo della legalità sfruttando questa definizione, e trasmettendo ai consumatori messaggi impropri alla base. Era fuori luogo parlare di ‘saldi sui saldi’, da oggi sarà illegale. Il voto del Consiglio regionale premia un impegno strenuo condotto da Rete Imprese Italia, ed in particolare da Confesercenti e Confcommercio, a tutela di migliaia di negozi del settore moda. Ora, fata le legge, sarà fondamentale metterla realmente in pratica. Ci rivolgiamo quindi in modo chiaro ai Comuni, perché interpretino al meglio il loro ruolo di vigilanza”.
Confesercenti saluta con favore anche l’introduzione del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, che la Regione Toscana ha disposto assieme alla deroga d’applicazione della Direttiva Bolkenstein per lo stesso settore, dovuta a ragioni di ordine pubblico e di equilibrio finanziario. “Viene riconosciuta la specificità dell’ambulantato che, è giusto ricordarlo, rappresenta una componente importante del tessuto commerciale toscano. Il Durc diventa uno strumento utile per contrastare abusivismo e lavoro nero, purtroppo diffusi anche in questo settore, sulla scia di quanto già verificato nel settore edilizio. Anche in questo caso – aggiunge Becchetti –sarà determinante una corretta applicazione della nuova normativa, sin da subito”.
L’atto approvato martedì a Firenze restringe il campo di applicazione della denominazione di outlet: potranno usarla solo gli spacci aziendali (aperti in locali adiacenti alla produzione) oppure quei punti vendita che propongano capi fuori produzione, in eccedenza di magazzino, prototipi, o presentino lievi difetti non occulti di produzione, e che comunque siano usciti di fabbrica da almeno 12 mesi. Non solo: agli outlet viene impedito anche l’uso del doppio prezzo al di fuori dei saldi o delle vendite promozionali, parificandoli agli altri tipi di negozio. “E’ un provvedimento che pone le basi per un confronto più ad armi pari nel settore abbigliamento, ormai soggetto ad uno squilibrio di cui hanno beneficiato gli outlet – osserva Becchetti – per troppo tempo, troppi soggetti hanno giocato sul filo della legalità sfruttando questa definizione, e trasmettendo ai consumatori messaggi impropri alla base. Era fuori luogo parlare di ‘saldi sui saldi’, da oggi sarà illegale. Il voto del Consiglio regionale premia un impegno strenuo condotto da Rete Imprese Italia, ed in particolare da Confesercenti e Confcommercio, a tutela di migliaia di negozi del settore moda. Ora, fata le legge, sarà fondamentale metterla realmente in pratica. Ci rivolgiamo quindi in modo chiaro ai Comuni, perché interpretino al meglio il loro ruolo di vigilanza”.
Confesercenti saluta con favore anche l’introduzione del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, che la Regione Toscana ha disposto assieme alla deroga d’applicazione della Direttiva Bolkenstein per lo stesso settore, dovuta a ragioni di ordine pubblico e di equilibrio finanziario. “Viene riconosciuta la specificità dell’ambulantato che, è giusto ricordarlo, rappresenta una componente importante del tessuto commerciale toscano. Il Durc diventa uno strumento utile per contrastare abusivismo e lavoro nero, purtroppo diffusi anche in questo settore, sulla scia di quanto già verificato nel settore edilizio. Anche in questo caso – aggiunge Becchetti –sarà determinante una corretta applicazione della nuova normativa, sin da subito”.