SIENA. La Commissione consiliare Affari Generali della Provincia alla fine del 2007 si è posta l’obiettivo di procedere ad una puntuale ed importante revisione ed aggiornamento dello Statuto provinciale che non subiva interventi da circa nove anni. Dopo un lungo lavoro protrattosi per oltre venti sedute, si è giunti ad un nuovo testo dello Statuto, di 60 articoli complessivi, condiviso da tutti i commissari e approvato dal Consiglio Provinciale lo scorso 27 novembre, con il voto unanime di tutti i consiglieri sia della maggioranza (P.D. e Riformisti) che dell’ opposizione presenti in aula ( F.I. e P.R.C. ).
Il filo conduttore che ha ispirato i lavori della Commissione è stato quello di accrescere e valorizzare il ruolo dell’assemblea elettiva, puntando ad un sempre maggior coinvolgimento e valorizzazione del lavoro dei Consiglieri, nel loro ruolo istituzionale di rappresentanti politici, chiamati dagli elettori ad amministrare, insieme all’organo esecutivo, la comunità provinciale.
“E’ proprio con questo obiettivo – spiega Luciano Garosi, presidente della Commissione Affari Generali – che abbiamo posto le basi affinché dal prossimo mandato amministrativo si possano attivare un numero di “commissioni consiliari” tale da coprire i vari settori di intervento dell’Amministrazione Provinciale, a supporto del lavoro del Consiglio e dei diversi assessorati. Un sincero ringraziamento va, in conclusione, a tutti i commissari per il lavoro svolto con grande correttezza e spirito costruttivo, pur nella diversa appartenenza politica, ed allo staff della Segreteria Generale per il supporto puntuale e qualificato”.
Il lavoro ha puntato l’attenzione su una maggiore valorizzazione dei ‘principi fondamentali’ a base dello Statuto riferiti, tanto allo sviluppo economico, sociale, culturale e della tutela ambientale, quanto all’affermazione dei principi sanciti dalla Costituzione italiana, come pure dell’effettivo diritto al lavoro o dell’integrazione e dialogo tra le diverse culture.
Un passaggio molto curato e sviluppato è stato quello relativo alle Politiche di Genere e Pari Opportunità, che tra l’altro vede la previsione dell’ istituzione di un’ apposita “Commissione consiliare per le Pari opportunità”, oltre ad affermare che “la Provincia assume la visione di genere nei propri atti di programmazione”.
Una vera novità per lo Statuto è stata poi la previsione dell’istituto dell’ufficio del “Difensore Civico” quale ulteriore azione nel campo della trasparenza e difesa dei diritti del cittadino e con l’obiettivo, tra l’altro, di ‘prevenire l’insorgere di contenziosi tra l’Amministrazione e i cittadini’.