SIENA. C’era anche la Provincia di Siena a Dunkerque, in Francia, alla sesta "Conferenza europea delle città sostenibili", che si è chiusa lo scorso 21 maggio. Un palcoscenico importante per gli enti locali, uniti nel chiedere all'Unione europea una politica internazionale più efficace per la tutela del clima, ma anche un’ottima occasione per illustrare e approfondire le soluzioni all’avanguardia e il meglio delle buone pratiche adottate e messe in campo dagli enti locali nei diversi paesi europei.
Tra questi, anche la Provincia di Siena è stata chiamata a partecipare attivamente a due sessioni tematiche, una dedicata alle politiche per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’altra sui risultati conseguiti dai diversi progetti impostati secondo sistemi di gestione ambientale integrata. A rappresentare l’amministrazione provinciale di Siena erano presenti alla Conferenza di Dunkerque il direttore generale Tommaso Stufano; l’assessore all’ambiente e all’energia Gabriele Berni, e il dirigente del Servizio ambiente, energia e sviluppo sostenibile Paolo Casprini. E’ stato lo stesso Casprini a presentare i dati della produzione di energia da fonte rinnovabile e i risultati raggiunti; una vera e propria case history per gli esperti del settore vista la rilevanza dei percorsi attivati e dei risultati ottenuti.
“La Provincia di Siena – commenta Berni – è considerata senz’altro un modello di eccellenza europea. Siamo tra i primi, per esempio, ad esserci già dotati di un sistema di certificazione nel bilancio delle emissioni di CO2, accompagnato da un programma di azioni tese a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. I nostri obiettivi, a partire da quello di diventare un territorio “carbon free” entro il 2015, sono in linea con le richieste contenute nel documento politico adottato a margine della Conferenza, che verrà presentato ufficialmente a giugno alla ripresa delle trattative per il post Kyoto nei climate talk di Bonn. Dopo i recenti accordi di Copenaghen sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che hanno deluso le attese di tutto il mondo scientifico e ambientalista – aggiunge Berni – gli enti locali, che sono i primi a dover dare una risposta ai cittadini, si sono sentiti abbandonati. Oggi sono tanti, anche se non ancora abbastanza, gli enti territoriali che portano avanti programmi incisivi sul fronte del cambiamento climatico: è arrivato il momento che vengano riconosciuti come attori al pari dei Governi nazionali. Quello della difesa del pianeta è un terreno su cui tutti devono dare il loro contributo e avere voce in capitolo”.
Tra questi, anche la Provincia di Siena è stata chiamata a partecipare attivamente a due sessioni tematiche, una dedicata alle politiche per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’altra sui risultati conseguiti dai diversi progetti impostati secondo sistemi di gestione ambientale integrata. A rappresentare l’amministrazione provinciale di Siena erano presenti alla Conferenza di Dunkerque il direttore generale Tommaso Stufano; l’assessore all’ambiente e all’energia Gabriele Berni, e il dirigente del Servizio ambiente, energia e sviluppo sostenibile Paolo Casprini. E’ stato lo stesso Casprini a presentare i dati della produzione di energia da fonte rinnovabile e i risultati raggiunti; una vera e propria case history per gli esperti del settore vista la rilevanza dei percorsi attivati e dei risultati ottenuti.
“La Provincia di Siena – commenta Berni – è considerata senz’altro un modello di eccellenza europea. Siamo tra i primi, per esempio, ad esserci già dotati di un sistema di certificazione nel bilancio delle emissioni di CO2, accompagnato da un programma di azioni tese a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. I nostri obiettivi, a partire da quello di diventare un territorio “carbon free” entro il 2015, sono in linea con le richieste contenute nel documento politico adottato a margine della Conferenza, che verrà presentato ufficialmente a giugno alla ripresa delle trattative per il post Kyoto nei climate talk di Bonn. Dopo i recenti accordi di Copenaghen sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che hanno deluso le attese di tutto il mondo scientifico e ambientalista – aggiunge Berni – gli enti locali, che sono i primi a dover dare una risposta ai cittadini, si sono sentiti abbandonati. Oggi sono tanti, anche se non ancora abbastanza, gli enti territoriali che portano avanti programmi incisivi sul fronte del cambiamento climatico: è arrivato il momento che vengano riconosciuti come attori al pari dei Governi nazionali. Quello della difesa del pianeta è un terreno su cui tutti devono dare il loro contributo e avere voce in capitolo”.