di Ezio Sabatini
SIENA. Un nuovo passo in avanti verso la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della nostra città contro il pericolo degli incendi. Il fuoco è da sempre un grande nemico delle opere d'arte ed anche il museo più sorvegliato non è mai al sicuro da questo insidioso nemico. Nel tempo la tecnologia è giunta in soccorso renendo disponibili i rilevatori di fumo che siamo abituati a vedere negli uffici e nelle grandi strutture pubbliche. Peccato che la prima generazione di questi utili accessori fosse legata alla necessità fisica di un cavo per portare il collegamento alla centralina di allarme dedicata. Immaginiamo facilmente quali problemi possano giungere dal dover far scorrere anti estetiche calate a vista nel Pellegrinaio del Santa Maria della Scala o di come possa tremare la mano di un elettricista al pensiero di fare delle tracce nel muro di un Sala del Mappamondo in Palazzo Pubblico.
Anche qui la tecnologia ha risposto all'appello rendendo disponibile una nuova generazione di rilevatori anti incendio collegati fra di loro e con la centralina con un sistema wireless analogo ai collegamenti senza filo dei moderni computer.
Sembra l'uovo di Colombo ma così non è, in quanto seppur già presenti sul mercato da un pò di tempo questi sensori non hanno ancora trovato chi ne stilasse le linee guida per le installazioni, magari in un sistema in cui debbano coesistere con dei propri omologhi di prima generazione e quindi cablati.
Morale dellla favola molti musei li hanno comprati ma nessuno li ha mai messi in funzione.Per risolvere queste tematiche è nata una solida collaborazione fra il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, coordinato dall'ingegner Pietro Foderà, il Dipartimenti di Ingegneria dell'Informazione, diretto da Alessandro Meocci, la CNA di Siena ed il complesso museale del Santa Maria della Scala.
Proprio dentro lo 'Spedale sono state organizzate alcune prove a "fuoco vero" all'interno di alcuni locali ancora da restaurare. I dati raccolti con queste esperienze permetteranno di stilare nelle prossime settimane le linee guida per l'installazione, la progettazione, il collaudo e la manutenzione del sistema.
La validazione degli aspetti di criterio e di linea guida sarà effettuata dai ricercatori di Ingegneria per l'aspetto tecnico mentre i pompieri si occuperanno degli aspetti applicativi.