GUIDONIA (ROMA). Solenne cerimonia di consegna dell’ospedale da campo modulare da parte della MMH Mobile Modular Hospitals di Sovicille all’A.F.Ma.L., Associazione dei Fatebenefratelli per i Malati Lontani, realizzato con il contributo della Fondazione MPS e della Regione Toscana. La manifestazione si è tenuta ieri, 22 ottobre, presso l’Hangar dell’Aeroporto Militare di Guidonia (RM).
"Attiva e costante è l’attenzione che la nostra Fondazione – ha ricordato il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, durante il suo intervento – rivolge ai progetti di cooperazione internazionale promossi dagli enti ed associazioni locali, ma anche dalle associazioni non governative a livello nazionale, come dimostra il sostegno dato all’AFMaL dal 2004 ad oggi, per la realizzazione di questo importante e significativo progetto. Partner è la Regione Toscana con la quale collaboriamo attraverso un protocollo di intesa, rinnovato questa estate per la terza volta, che prevede la definizione di programmi comuni, al fine di raggiungere una maggiore armonizzazione ed integrazione delle rispettive azioni nel settore della cooperazione internazionale. Una testimonianza che le Fondazioni sono sì legate al territorio di propria pertinenza, ma che sanno guardare ben oltre questi confini. Riguardo a questa realizzazione – ha infine concluso Mancini – sono ancora più orgoglioso, in quanto l’ospedale da campo è stato realizzato dalla MMH, un ditta senese".
L’ospedale, completamente modulare ed aviotrasportabile, grande quanto un campo da calcio, stoccato in 10 shelters, verrà custodito presso l’Aeroporto militare di Guidonia. Si compone di vere e proprie unità operative e tende pneumatiche climatizzate, per attività di pronto soccorso e stabilizzazione di pazienti in condizioni critiche, ed eventuale trattamento chirurgico. Una vera e propria novità quest’ultima che integra in maniera determinante in termini di efficienza le attrezzature già a disposizione della protezione civile. Completamente autonomo da un punto di vista energetico, può essere impiegato in diversi ambienti climatici (da -20° a + 45° di temperatura) ed è dotato di due sale chirurgiche, un reparto di rianimazione, un laboratorio di analisi, un reparto di radiologia, un centro per la sterilizzazione ed una farmacia. Può ospitare fino a 50 pazienti e 24 operatori sanitari.
Secondo l’accordo stipulato ad aprile tra l’Aeronautica Militare e l’AFMAL, l’ospedale da campo sarà usato, in forma congiunta dalla Forza Armata e dalla ONG dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli, anche in collaborazione con altre amministrazioni ed enti pubblici e privati, in missioni di carattere umanitario ed in caso di emergenze civili nazionali o all’estero, nonché in occasione di grandi eventi.
Oltre alla presenza di Gabriello Mancini, la cerimonia, guidata da una madrina d’eccezione quale la signora Loretta Goggi, ha visto la partecipazione di molte autorità religiose, militari e civili, tra le quali, il Presidente dell’AFMAL, Fra’ Pietro Cicinelli dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli, il Direttore Generale del Servizio Internazionale Volontariato della Protezione Civile, Dott. Agostino Mozzo, il Comandante Logistico dell’Aeronautica Militare, Generale Giuseppe Marani, il Comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare e della 3^ Regione Aerea Generale Giampiero Gargini ed il Capo del Corpo Sanitario Aeronautico Generare Ispettore Manlio Carbone.
Momento “clou” dell’evento è stata la simulazione di una operazione di trasporto di personale traumatizzato/infortunato presso l’ospedale da campo per la stabilizzazione e ricovero, con l’impiego di un elicottero HH3F del 15° Stormo S.A.R. (Search and Rescue), di ambulanze dell’Aeronautica Militare e di personale sanitario militare e civile.