SIENA. Il Gruppo Consigliare Lega Nord Toscana ha presentato, stamattina, in Consiglio Provinciale, un Ordine del Giorno, collegato alla discussione sulle linee guida del Programma di Mandato 2009 – 2014 dell'Amministrazione Bezzini, a sostegno dell'opera di risanamento messa in atto dai vertici dell'Ateneo senese.
Nell'Ordine del Giorno, il Capogruppo Gabor Rossi chiede che il Consiglio Provinciale si impegni a rinnovare la propria fiducia nel Piano di Risanamento messo in atto dagli attuali vertici dell'Ateneo; a respingere qualsiasi pressione volta ad indurre l'attuale Rettore, Silvano Focardi, a rassegnare le dimissioni dall'incarico ricoperto, considerato soprattutto che è stato proprio l'attuale Rettore a denunciare alla Magistratura il dissesto finanziario dell'Ateneo qualche mese addietro; a far sì che il Presidente della Provincia, Bezzini, faccia in prima persona da tramite tra i vertici della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. e quelli dell'Università per gli Studi di Siena affinché il finanziamento da parte della Banca venga erogato; a respingere con forza qualsiasi ipotesi commissariale degli attuali vertici del nostro Ateneo.
La Conferenza dei Capogruppo ha deciso di rinviare la discussione di tutti gli Ordini del Giorno (compresi, quindi, anche gli altri due del PdL) al prossimo Consiglio Provinciale di settembre. Questa la nota stampa diffusa ieri dalla Segreteria Provinciale: "Intendiamo intervenire nuovamente sulla vicenda che vede coinvolto l'Ateneo cittadino. La Lega Nord Toscana crede fermamente che sia sbagliato e pericoloso l'atteggiamento tenuto dai vertici della Banca MPS, che stanno temporeggiando in modo del tutto ingiustificato nel dare una risposta definitiva ai vertici dell'Università, circa l'erogazione del finanziamento richiesto dall'Ateneo senese. Il Monte, infatti, per il particolare ruolo che ha (o aveva?) sempre avuto nel nostro territorio, è in qualche modo obbligato ad un intervento che salvaguardi l'Ateneo ed i suoi dipendenti. Eventuali ritorni economici negativi dovrebbero, solo in questi casi, passare in subordine a rigide motivazioni tecniche. La Banca, a nostro giudizio, non è assolutamente un affare privato di nessuno, singola persona, lobby o Partito politico. L'attuale massimo vertice dell'Istituto senese non può continuare sulla propria posizione, negando il finanziamento: bisogna agire nell'interesse del territorio per salvaguardare un'Istituzione così importante. Così, invece, non si fa certo l'interesse del territorio, ma si dà conferma a quelle voci che vorrebbero, dietro tutto quello che sta avvenendo in questi giorni, un disegno politico perverso, negativo ed ingiustificato, volto a rimuovere l'attuale Rettore con altra persona più gradita alle lobby che governano Siena. In questo caso, la Lega Nord auspica che sia la Fondazione, controllante della Banca ed Ente territoriale per antonomasia, ad imporre ai vertici di Banca Monte dei Paschi ed al Presidente Mussari un atteggiamento costruttivo e non ostativo. Come mai gli stessi scrupoli e le stesse cautele non sono state tenute nella scellerata operazione Antonveneta, che ha annientato il patrimonio di Banca e Fondazione? Con tutti quei soldi gettati si poteva pensare non solo ad un'Università, ma anche ad un Policlinico e ad un sociale di massimo livello e senza uguali in Italia. Nell'occasione, vogliamo comunque ricordare ai nostri concittadini che, per ovviare a tutti i dissesti causati da chi è chiara espressione di una maggioranza politica locale di Sinistra, tollerati anche da quella parte dell'opposizione troppo "soft", l'intenzione della Lega di agire con la necessaria coerenza per portare avanti, nel territorio senese, una nuova logica che imponga, alla guida dei nostri Enti e delle nostre Istituzioni, personaggi con requisiti di professionalità e di appartenenza alla cultura del nostro territorio".