Il Carroccio senese accusa il Pd di non aver fatto nulla in difesa del marchio senese

SIENA. “E’ importante difendere la produzione in loco e le nostre tradizioni. Ma il Pd in tutto questo dove è? Ancora una volta vige l’assoluto silenzio sul caso Sapori o perlomeno si nota l’assoluta immobilità di questa amministrazione nel salvaguardare le nostre tradizioni e proporre delle alternative valide in tema di politiche occupazionali. Possibile che chi amministra questa città non sia in grado di indire un incontro o cercare delle soluzioni alternative?”. E’ quanto afferma Maurizio Montigiani, vicesegretario provinciale della Lega Nord Siena.
“La Giunta del Pd – asserisce Montigiani – appare esclusivamente impegnata, oltre che nella cementificazione, nell’organizzazione di eventi, come “Saperi e Sapori” lungo la Francigena. Il prossimo anno faranno solo i ‘Saperi’ – ironizza Montigiani –. Ad averlo saputo prima, ai lavoratori ed agli elettori non sarebbe di certo rimasto l’amaro in bocca!”.
Intanto, oggi (18 novembre) il consigliere provinciale del Carroccio senese, Giovanni Di Stasio, non ha potuto presentare l’interpellanza urgente al Presidente della Provincia, Simone Bezzini, e all’assessore provinciale alle attività produttive, Tiziano Scarpelli, dato che il consiglio era monotematico. L’interrogazione sarà comunque presentata nel prossimo consiglio. Lo stesso impegno si sono presi i consiglieri regionali del Carroccio che a breve presenteranno un’interrogazione.
“Lo scorso aprile, Scarpelli parlava della Sapori come ‘uno dei marchi storici per Siena e per tutta la provincia’ sostenendo fondamentale ‘l’impegnarsi affinché non perda il legame con il naturale territorio di riferimento’. Ci domandiamo – termina Montigiani – quali siano stati le azioni del Pd. La verità è che il governo locale della sinistra dopo aver ammazzato l’industria dolciaria senese, sta riuscendo adesso a perderla definitivamente, con gravi ripercussioni sui dipendenti e sulle loro famiglie, i primi ad essere costretti a subire i termini di un vergognoso accordo siglato dalle sigle sindacali”.