SIENA. Dalla segreteria provinciale dellaLega Nord riceviamo e pubblichiamo.
"Chi finora ha preferito tacere la situazione drammatica dell'Ateneo cittadino, adesso ha invece il coraggio di parlare: noi della Lega, evidentemente più previdenti in compagnia di altri amici, lo avevamo già fatto il 30 di luglio.
E' curioso vedere come, mentre l'Ateneo cittadino è colpito da una crisi drammatica ed è al primo posto in Italia per spese di personale, il Coordinamento comunale di Forza Italia di Siena si prenda la briga di difendere il Rettore Focardi, già sponsorizzato per altri motivi dinanzi all'opinione pubblica all'incirca un mese fa, quando la bufera era già nota ai più accorti. Ci domandiamo per quali motivi e ragioni il Coordinamento comunale di Forza Italia difenda l'Ateneo senese ed arrivi ad incensare di chi lo guida, senza aver fatto peraltro nulla di concreto per evitare l'attuale disastro, uno dei più importanti carrozzoni cittadini targati PD.
Stando a quello che si apprende in ambienti universitari, la situazione ereditata dall'attuale Rettore Focardi a seguito dell'operato del precedente Rettore Tosi era già pesantissima: 33,8 milioni di Euro e debiti superiori ai 150 milioni di Euro per i prossimi dieci anni contratti con banche, con ben un'unità di personale ogni 3,7 studenti ed un rapporto di 1,2 tra amministrativi – tecnici iperpremiati e docenti (la Statale di Milano ha un dato di 0,6, la metà!), un vero e proprio inutile e parassitario carrozzone, con numeri degni di quelle realtà che fanno tanto scandalo e che si trovano nel meridione del Paese.
Da allora, però, le cose non sono cambiate. Sarà nostra cura chiedere alla Magistratura se qualcuno, una volta accortosi degli errori nei Bilanci dell'Ateneo, abbia omesso, magari volutamente, di attivarsi per evitare che il disastro fosse nascosto per così lungo tempo.
Risulterebbe che proprio a luglio 580 contratti siano stati trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato: un provvedimento, se vero, ingiustificabile, allo stesso modo dell'eccesso di presenza di personale non docente del 30 – 40%, che, secondo il Rettore, darebbe un primato nella qualità dei servizi, ma che, in realtà, contribuisce solo a creare deficit.
L'Università, che oltretutto vede gli iscritti in drammatico e sintomatico calo negli ultimi anni, non può più essere circondata dal silenzio e gli interventi su questo argomento non possono essere, oltre che tardivi, anche generici. Di questa situazione, non può subirne assolutamente le conseguenze chi lavora onestamente e non si vede pagati gli stipendi e gli studenti, questi ultimi in termini di aumento delle tasse universitarie: la Lega Nord, che sull'argomento ha già interessato i propri rappresentanti in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, crede che la soluzione migliore sia quella di un intervento immediato del Ministro dell'Istruzione, che porti ad un Commissariamento dell'Ateneo.
Può darsi che quello dell'Università non sia altro che la prima falla della diga di un sistema collaudato che si autosostiene ed autoprotegge e che potrebbe travolgere, in futuro, l'intera economia e l'intero mondo del lavoro cittadino, facendo, alla fine, venir fuori tutti i disastri fatti altrove a danno della Comunità".