
SIENA. La Giunta regionale ha approvato nella seduta di oggi (15 marzo) il protocollo di intesacon cui l'Università di Siena venderà le Scotte all'Azienda Ospedaliera Universitaria per 108 milioni di euro. L'Azienda acquisterà l'immobile grazie a un mutuo autorizzato dalla Regione.
La stipula del contratto preliminare dovrà avvenire entro il 15 maggio prossimo. In quella occasione l'Azienda Ospedaliera corrisponderà all'Università la prima rata di 54 milioni a titolo di acconto. L'altra rata verrà versata al momento della stipula del rogito notarile di compravendita, cioè entro il 15 settembre, con un possibile posticipo al 31 dicembre 2010.
Nell'ambito del Piano Sanitario 2008-2010, l'Azienda ha approvato un piano di investimenti di oltre 72 milioni di euro, da utilizzare per ammodernare e ristrutturare strutture obsolete e per acquistare impianti, attrezzature, tecnologie e arredi al passo con le esigenze di qualità di un centro di eccellenza. La riunione del complesso in un'unica proprietà, si legge nel protocollo può assicurarne “una uniforme e completa strategia di sviluppo anche sotto il profilo più propriamente organizzativo e operativo” e può consentire “di perseguire anche gli obiettivi di qualità, efficienza, ef ficacia e competitività”.
Quanto al prezzo pattuito, una volta presa la decisione di vendere l'Università degli studi di Siena ha incaricato una società di effettuare una valutazione del bene. La stima è stata poi validata dall'Agenzia del Territorio, Direzione regionale della Toscana, Ufficio provinciale di Siena, che ha espresso un parere di congruità tecnico economica il mese scorso.
La stipula del contratto preliminare dovrà avvenire entro il 15 maggio prossimo. In quella occasione l'Azienda Ospedaliera corrisponderà all'Università la prima rata di 54 milioni a titolo di acconto. L'altra rata verrà versata al momento della stipula del rogito notarile di compravendita, cioè entro il 15 settembre, con un possibile posticipo al 31 dicembre 2010.
Nell'ambito del Piano Sanitario 2008-2010, l'Azienda ha approvato un piano di investimenti di oltre 72 milioni di euro, da utilizzare per ammodernare e ristrutturare strutture obsolete e per acquistare impianti, attrezzature, tecnologie e arredi al passo con le esigenze di qualità di un centro di eccellenza. La riunione del complesso in un'unica proprietà, si legge nel protocollo può assicurarne “una uniforme e completa strategia di sviluppo anche sotto il profilo più propriamente organizzativo e operativo” e può consentire “di perseguire anche gli obiettivi di qualità, efficienza, ef ficacia e competitività”.
Quanto al prezzo pattuito, una volta presa la decisione di vendere l'Università degli studi di Siena ha incaricato una società di effettuare una valutazione del bene. La stima è stata poi validata dall'Agenzia del Territorio, Direzione regionale della Toscana, Ufficio provinciale di Siena, che ha espresso un parere di congruità tecnico economica il mese scorso.