SIENA. Il tratto senese della via Francigena nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. E’ la richiesta che parte dalla Provincia di Siena e che interesserà i 120 chilometri della storica via dei pellegrini che attraversano il territorio senese da nord a sud, una proposta che giunge a conclusione dei due giorni di convegno internazionale a Siena dedicato alla Via Francigena.
"E’ una scommessa per il nostro territorio – dichiara Alessandro Pinciani, assessore alla cultura della Provincia di Siena – Una sfida che richiederà grandi sforzi collettivi ma è un impegno davvero avvincente. La Via Francigena ha rappresentato e potrebbe rappresentare anche in futuro una grande occasione di sviluppo economico per la nostra provincia ma solo se saremo capaci di valorizzarla prima di tutto da un punto di vista storico e culturale e solo successivamente anche turistico".
Un immenso patrimonio artistico e paesaggistico prima di tutto da recuperare e valorizzare per renderlo sicuro e garantire ai visitatori ospitalità e fruibilità totale dei beni presenti, e in un secondo momento da gestire e promuovere come strumento cruciale del turismo locale. Ad accogliere la proposta Manuel Roberto Guido, responsabile dell’Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco – Mibac: "La Provincia di Siena è stata la più determinata nel sostenere con forza questa candidatura che va oltre i confini provinciali".
Ad essere interessato dal progetto, infatti, è tutto il tratto italiano della Via Francigena, 800 chilometri che vanno dal Gran San Bernardo a Roma, di cui saranno selezionati solo i tratti meglio conservati. Rilevanza storica, integrità e autenticità sono i tre requisiti fondamentali per poter avviare la proposta di candidatura, caratteristiche che, in provincia di Siena, qualificano la Valdorcia, già sito patrimonio dell‘Umanità. Lo scorso novembre, proprio la Valdorcia è stata individuata dal Ministero per le Attività e i Beni Culturali come unico modello italiano in grado di coniugare tutela del paesaggio a sviluppo sostenibile, insieme alla promozione delle proprie ricchezze naturali e paesaggistiche e quale soggetto in grado di coordinare le attività del tavolo permanente che dovrebbe costituirsi per richiedere l’iscrizione della Via Francigena nelle liste Unesco.
Il convegno è stata l’occasione per confrontare l’esperienza senese con quella nazionale e europea (con interventi di esperti spagnoli e francesi) segnando il primo passo del lungo cammino che avrà per protagonista la Via Francigena in questa importante sfida verso il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Umanità.