SIENA. Il presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Gabriello Mancini, è intervenuto oggi (18 dicembre) a Roma alla conferenza stampa in cui la Fondazione "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie", fondata da don Luigi Ciotti, ha fatto il punto sull’attività dell’Osservatorio sull’informazione per la legalità contro le mafie, svolta grazie anche al sostegno della stessa Fondazione Mps.
"Crediamo in una finanza etica capace di creare sviluppo investendo nell’etica stessa e nella legalità. Auspico – ha detto Mancini – che altri come noi accompagnino Libera e altre realtà che si impegnano in questi progetti per la legalità, in un cammino che ha bisogno di risorse e che è centrale per l’intera nazione".
E la lotta alla mafia si fa anche mangiando, come ha sintetizzato in una battuta Tonio Dell’Olio, dell’ufficio di presidenza di Libera per spiegare il senso della collaborazione tra Libera e la Fondazione Mps. Un accordo che ha fruttato uva e pomodori, vino doc e sottoli. E’ infatti anche grazie al trattore acquistato con il contributo della Fondazione che la cooperativa Terre di Puglia-Libera Terra ha potuto iniziare la sua attività su uno dei terreni confiscati alla Sacra Corona unita. Antimafia che trova attuazione pratica anche attraverso il lavoro delle tante coop nate sui terreni confiscati alle mafie, come accaduto anche nel Senese, nella zona di Monteroni d’Arbia. La Fondazione Libera in appena un anno di vita ha messo in piedi una rete nazionale creando un canale di comunicazione costante fra i micro mondi dell’antimafia e i giornalisti locali e il grande panorama nazionale dei mezzi di comunicazione.
"Un percorso reso possibile anche grazie alla sensibilità della Fondazione Monte Paschi – ha sottolineato il presidente di Libera Informazione, Roberto Morrione – per far comprendere al complesso sistema dell’informazione che le mafie non sono un “problema del sud del Paese” ma sono ovunque, e oggi più che mai investono nei territori del centro – nord con disinvoltura inquinando l’economia legale di tutta la nazione.
"Una sinergia quella tra mondo economico e il contrasto alle mafie – ha dichiarato Giuseppe Giulietti di Articolo21 – che ci trova pienamente concordi e che speriamo possa diventare esempio per altre realtà".
"Crediamo in una finanza etica capace di creare sviluppo investendo nell’etica stessa e nella legalità. Auspico – ha detto Mancini – che altri come noi accompagnino Libera e altre realtà che si impegnano in questi progetti per la legalità, in un cammino che ha bisogno di risorse e che è centrale per l’intera nazione".
E la lotta alla mafia si fa anche mangiando, come ha sintetizzato in una battuta Tonio Dell’Olio, dell’ufficio di presidenza di Libera per spiegare il senso della collaborazione tra Libera e la Fondazione Mps. Un accordo che ha fruttato uva e pomodori, vino doc e sottoli. E’ infatti anche grazie al trattore acquistato con il contributo della Fondazione che la cooperativa Terre di Puglia-Libera Terra ha potuto iniziare la sua attività su uno dei terreni confiscati alla Sacra Corona unita. Antimafia che trova attuazione pratica anche attraverso il lavoro delle tante coop nate sui terreni confiscati alle mafie, come accaduto anche nel Senese, nella zona di Monteroni d’Arbia. La Fondazione Libera in appena un anno di vita ha messo in piedi una rete nazionale creando un canale di comunicazione costante fra i micro mondi dell’antimafia e i giornalisti locali e il grande panorama nazionale dei mezzi di comunicazione.
"Un percorso reso possibile anche grazie alla sensibilità della Fondazione Monte Paschi – ha sottolineato il presidente di Libera Informazione, Roberto Morrione – per far comprendere al complesso sistema dell’informazione che le mafie non sono un “problema del sud del Paese” ma sono ovunque, e oggi più che mai investono nei territori del centro – nord con disinvoltura inquinando l’economia legale di tutta la nazione.
"Una sinergia quella tra mondo economico e il contrasto alle mafie – ha dichiarato Giuseppe Giulietti di Articolo21 – che ci trova pienamente concordi e che speriamo possa diventare esempio per altre realtà".