di Alessandra Siotto
SIENA. “Spero di mettere le mie capacità manageriali al servizio delle ricchezze di questo bellissimo territorio, puntando molto sull'internazionalizzione, sulle nuove tecnologie, sul rapporto attento tra istituzioni e territorio”. Con queste parole Luigi Maria Di Corato ha confermato il proprio impegno per l'incarico come nuovo direttore generale della Fondazione Musei Senesi. Di Corato, che è stato presentato alla stampa questa mattina (29 aprile), è stato scelto tra oltre cento candidati, andrà ad affiancare gli attuali organi operativi e sovrintenderà alle attività organizzative e finanziarie della Fondazione. Il neo direttore, esperto in management e arte contemporanea, è nato a Busto Arsizio nel 1971 e dopo aver conseguito la laurea con lode in Lettere Moderne presso l'Università di Siena, ha intrapreso una intensa attività come curatore e project manager presso istituzioni molto importanti, sia in Italia che all'estero. In particolare si è occupato di mostre e rassegne di arte contemporanea a Siena, Torino, Lucca, Malibù (USA), Milano, Londra, Roma, Firenze, oltre a svolgere l'attività di docente universitario in materia di management museale. “L'11 Maggio – ha detto Di Corato – inizierà ufficialmente il mio impegno e cercherò di valorizzare le grandi risorse già esistenti, coniugando cultura manageriale e contenuti scientifici. Sono emozionato per l'incarico così prestigioso e spero di dimostrare nei fatti la mia preparazione. Mi auguro che il mio ruolo sia di facilitazione, mettendo in comunicazione realtà così complesse sul territorio”. “In una prima fase – ha spiegato – procederò ad una analisi sistematica delle realtà esistenti, guardando il loro passato per capire come svilupparle nel futuro, di concerto con i vari enti; spero così di elaborare in tempo brevi un programma sistematico”. Il presidente della Fondazione Musei Senesi Gianni Resti, presentando il nuovo direttore, ha espresso la propria soddisfazione per la scelta fatta dalla commissione ed ha ringraziato quanti lavorano in questa struttura. “Il concorso per la scelta del direttore – ha spiegato Resti – si è svolto per titoli e per colloqui e la commissione aveva varie competenze. La grande partecipazione alla selezione è la dimostrazione del fatto che la Fondazione ha un respiro nazionale ed è prestigiosa; quando è nata, negli anni '90, io ero assessore provinciale ed era la terza insieme a Milano e Torino: creare una Fondazione di Partecipazione allora era una vera innovazione”. “Vorrei ricordare – ha aggiunto il presidente – due iniziative che in questo periodo stiamo proponendo: la mostra a Montepulciano dedicata ai 'Tesori d'arte dal Trecento all'Ottocento' e l'altra a Siena intitolata 'L'occhio dell'archeologo. Rinuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo '900'”.