SIENA. Affitti al nero agli studenti: un mercato puittosto florido a Siena come in altre città universitarie d'Italia.
A contrastare questo illecito comportamento da parte dei proprietari di immobili è la Guardia di Finanza che, attraverso strumenti di indagine come i questionari inviati agli studenti "fuori sede" ed i controlli "porta a porta", è riuscita, dall'inizio dell'anno, a scoprire oltre 110 evasori per una cifra dovuta al Fisco di oltre due milioni e mezzo di euro.
Le Fiamme gialle a Siena si sono impegnate anche in indagini che hanno comportato la richiesta di informazioni da parte degli enti locali – il pagamento della Tia e l'Ici , per esempio – l'indagine sulle utenze domestiche e l'incrocio dei dati con quanto riportato dall'Ufficio del registro dove dovrebbero essere depositati i relativi contratti di locazione. Sono state proprio le anomalie emerse nel corso della minuziosa analisi effettuata dai finanzieri che hanno fatto scattare i controlli fiscali, grazie ai quali sono stati individuati numerosi immobili concessi in locazione senza alcun contratto registrato. Nessun contratto ma "lauti affitti" vengono chiesti agli studenti, per una camera singola o anche per una doppia: il tutto, ovviamente, al nero.
Come si cerca di "nascondere" le entrate illecite mensili? Le Fiamme gialle ormai sono al corrente di ogni modalità di truffa; dalla dichiarazione falsa di "concessione gratuita dell'immobile" che invece viene affittato al nero, alla sempre più frequente scelta di firmare un contratto con un importo e poi di reclamare un "fuori busta" al nero.
La Guardia di Finanza di Siena riferisce che sono stati scoperti casi in cui uno stesso soggetto, titolare di più appartamenti ubicati nel centro di Siena, ha pensato bene di affittare in nero il suo patrimonio immobiliare a distinti studenti, ricorrendo ai soliti sistemi per frodare il fisco. Un senese caduto nella rete di controlli della finanza, proprietario di 16 appartamenti in centro, viene preso ad esempio della notizia:
l'uomo per oltre 3 anni ha pensato bene di affittare tutti i suoi immobili in nero.
Vista la gravità della situazione, i finanzieri hanno deciso di far scattare gli accertamenti bancari a livello nazionale ricostruendo tutte le dazioni di denaro, anche quelle effettuate per contanti. Al termine di tale controllo, l’ammontare dell’evasione realizzata è risultata pari a circa 300.000 euro.In questi casi assumono un valore sostanziale le informazioni rese ai finanzieri da parte degli studenti. Se molte volte quanto dichiarato permette di smascherare immediatamente i pagamenti effettuati “a nero”, in altri casi le dichiarazioni rese sono il risultato di preordinati accordi con i proprietari di casa finalizzati ad coprire le irregolarità compiute. E bene ricordare che ammonta ad oltre 500 euro la sanzione amministrativa per chi, nei questionari, fornisce false o incomplete risposte.Se la prima tranche di controlli è stata esaurita, proseguono le indagini delle fiamme gialle su altri 700 proprietari permetteranno la selezione di ulteriori soggetti ritenuti a rischio di evasione.