di Alessandra Siotto
SIENA. “Le principali sigle sindacali hanno organizzato fiaccolate in varie parti d'Italia in difesa della scuola e dell'università pubbliche; anche a Siena faremo una fiaccolata giovedì 23 alle ore 20”. Con queste parole Gabriele Marini, segretario generale di FLC – CGIL di Siena, ha presentato questa mattina (20 ottobre) in conferenza stampa l'iniziativa che si terrà nella città del Palio questa settimana.
La fiaccolata è promossa da FLC – CGIL, CISL, UIL e SNALS, comprese le rispettive sigle di categoria che riguardano sia il comparto della scuola che quello dell'università. Ma i sindacati si augurano che “partecipino anche i genitori degli alunni, gli studenti e quanti vogliono difendere l'istruzione pubblica”.
La protesta va contro i tagli del governo e del Ministro Gelmini su scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale. In particolare i sindacati contestano il maestro unico, i tagli del tempo pieno e del sostegno all'hanicap. Le norme che riformeranno la pubblica istruzione sono viste come una lesione del diritto allo studio e del diritto di cittadinanza, a partire dalla scuola dell'infanzia fino all'università. “Per risparmiare 8 miliardi di euro – ha detto Marini – si stanno facendo dei tagli in tutti i settori, senza interpellare i diretti interessati del mondo della scuola e senza tenere in considerazione gli aspetti pedagogici. In particolare, la riduzione del tempo scuola è una minaccia per la formazione degli studenti, con ricadute sulla vita delle famiglie e sui posti di lavoro”. “Per la scuola dell'infanzia – ha proseguito il segretario della CGIL – si prevede la riduzione a 24 ore, mentre per la scuola secondaria sono a rischio gli istituti tecnici e professionali. Per il settore della formazione artistica e musicale, a rischio in città c'è l'Istituto Rinaldo Franci. Per l'università, invece, si paventa la trasformazione in società di diritto privato”.
Secondo Bonechi, segretario UIL Scuola di Siena, “le scuole non possono e non devono essere aziende; una riforma dovrebbe essere condivisa e negoziata con chi opera nella scuola”.
Inoltre le sigle sindacali senesi lamentano che “non c'è un disegno da parte del governo, ma solo l'obiettivo del risparmio”. Come ha spiegato Carla Mrtini, segretaria CGIL Scuola di Siena, “neanche il Ministro ha idea di cosa succederà; sappiamo che nella nostra provincia sono a rischio 250-300 posti di lavoro in tutto il comparto, ma c'è poca chiarezza”. “Per fare qualche esempio – ha proseguito Martini – l'educazione tecnica alle scuole medie dovrebbe essere insegnata dai docenti di matematica, ma ancora non si sa di più. Sappiamo che salteranno delle classi di concorso, ma non quali saranno; probabilmente alcuni istituti saranno accorpati”.
Non è mancata qualche battuta sulla situazione dell'ateneo senese: “questa non è la sede – ha detto Marini – per parlare del problema dell'università di Siena, ma sicuramente è una grave crisi e per questo siamo doppiamente preoccupati, sia per la riforma nazionale, che per il caso locale. La fiaccolata non è che l'inizio delle iniziative che faremo per difendere la nostra università”.
Marini ha poi annunciato che “martedì prossimo a Chianciano si svolgerà un coordianamento di professori e insegnanti”. “Con le nostre iniziative – ha proseguito il segretario – vogliamo far riflettere la gente su due cose: tagliare sui luoghi della conoscenza significa tagliare nei beni comuni ed inoltre c'è un disagio complessivo che non possiamo accettare e condividere”. “Non c'è, come ha recentemente sostenuto il partito locale di Forza Italia, una strumentalizzazione politica: questa non è una battaglia ideologica, né una mera difesa dei posti di lavoro. C'è piuttosto una forte preoccupazione che dal prossimo anno non si possa più proporre quell'offerta formativa articolata che le scuole senesi hanno sempre potuto offrire”.