La mostra dei lavori degli studenti non sarà ospitata nel cortile del Podestà
SIENA. L’Associazione Culturale La Diana, composta esclusivamente da volontari e del tutto priva di fini di lucro, da circa vent’anni collabora con il Comune di Siena, dedicandosi alla tutela ed alla salvaguardia degli acquedotti medievali dei Bottini e delle Fonti monumentali.
Fra le molteplici attività promosse (interventi di recupero, sopralluoghi, mappature, visite guidate, gestione del Museo dell’Acqua), particolari energie sono state indirizzate verso il settore scolastico, con l’intento di far conoscere ed apprezzare ai giovani l’eccezionale patrimonio idrico senese e sensibilizzarli ad un uso più consapevole dell’acqua. Nell’ambito di un progetto promosso in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ogni anno i volontari de La Diana effettuano a loro spese lezioni in oltre venti classi della nostra provincia, portando poi gli alunni a visitare i Bottini.
Il progetto si è sempre concluso con una mostra dei lavori frutto della fantasia e della creatività dei ragazzi, allestita nel Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, e con una breve, ma significativa, cerimonia di premiazione nella Sala delle Lupe. Centinaia di ragazzi hanno entusiasticamente partecipato per anni all’iniziativa, senza che l’Amministrazione Comunale dovesse sostenere alcun peso economico.
Quest’anno, invece, il Commissario Laudanna, fra lo sconcerto degli stessi funzionari e dipendenti comunali, che ringraziamo per la disponibilità sempre dimostrata nei nostri confronti, non solo ha negato la concessione della Sala delle Lupe, ma per destinare alla mostra un piccolo spazio dell’Entrone ha chiesto per soli due giorni il pagamento di 1.500 euro.
Ci sembra pertanto doveroso denunciare all’opinione pubblica l’atteggiamento assunto dal Commissario nei confronti di un’associazione di volontariato che gratuitamente gestisce le visite guidate ai Bottini e al Museo dell’Acqua, consentendo l’apertura di queste strutture, con conseguente risparmio delle spese relative al personale, e garantendo al Comune un introito annuale di circa 15mila euro.
Certo se il dott. Laudanna è convinto di risanare il bilancio del Comune salassando le associazioni di volontariato con assurde richieste economiche dimostra di non aver colto l’essenza della nostra città e delle sue tradizioni.
Soltanto grazie all’ASP Città di Siena e alla consueta disponibilità del suo presidente dott. Corsi, prontamente intervenuto mettendo a disposizione la struttura di Palazzo Caccialupi, le aspettative di tanti ragazzi non andranno totalmente deluse. Resta il grande rammarico di constatare l’insensibilità del dott. Laudanna nei confronti del mondo del volontariato e delle nuove generazioni, due risorse che dovrebbero essere valorizzate nella speranza che contribuiscano a creare un futuro migliore.
Associazione La Diana