SIENA. Il presidente della cooperativa “Solidarietà”, Michele Frullanti in seguito alla notizia del gesto compiuto da una ragazza senese di ventidue anni, invalida, che si è sdraiata sulla strada per chiedere un lavoro, ha commentato: "Io e la mia cooperativa, insieme all’amministrazione provinciale, ci stiamo attivando per trovare una soluzione concreta e rapida al delicato caso di Sara, la ragazza che ieri, con un atto estremo, ha voluto sottolineare il suo disagio per la mancanza di un lavoro”.
“La vicenda di Sara – afferma Frullanti – mi ha scosso in maniera profonda. La madre di Sara ha lavorato con noi fino allo scorso novembre e l’interruzione del suo contratto a tempo determinato, è avvenuta per una pluralità di ragione anche connesse al contesto di crisi generale. Il nostro impegno sarà quello di riassumere, grazie anche ai fondi stanziati dalla Provincia, in tempi brevissimi la donna, cercando così di alleviare le difficoltà economiche di questa famiglia che versa in una situazione di forte disagio. Oggi, la crisi economica incide fortemente sulle tasche dei cittadini, amplificando le condizioni di disagio e di povertà. La nostra cooperativa ogni giorno cerca di dare una risposta rassicurante e positiva a chi ci chiede aiuto, ma aiutare tutti diventa un’impresa quasi impossibile. Questi ostacoli non ci scoraggiano, ma anzi ci spingono ancora di più ad andare avanti con un maggiore impegno”.
“La nostra cooperativa – conclude il presidente – è da sempre impegnata nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, convinta che tale attività possa arginare il verificarsi di situazioni gravi, come quella di Sara, ma più in generale, perché convinta che il lavoro rappresenti il principale strumento capace di dare dignità alla vita di un individuo. E’ il lavoro che genera, oltre al sostentamento, autostima e affermazione sociale in quanto elemento fondamentale dell’esistenza di ogni persona”.
“La vicenda di Sara – afferma Frullanti – mi ha scosso in maniera profonda. La madre di Sara ha lavorato con noi fino allo scorso novembre e l’interruzione del suo contratto a tempo determinato, è avvenuta per una pluralità di ragione anche connesse al contesto di crisi generale. Il nostro impegno sarà quello di riassumere, grazie anche ai fondi stanziati dalla Provincia, in tempi brevissimi la donna, cercando così di alleviare le difficoltà economiche di questa famiglia che versa in una situazione di forte disagio. Oggi, la crisi economica incide fortemente sulle tasche dei cittadini, amplificando le condizioni di disagio e di povertà. La nostra cooperativa ogni giorno cerca di dare una risposta rassicurante e positiva a chi ci chiede aiuto, ma aiutare tutti diventa un’impresa quasi impossibile. Questi ostacoli non ci scoraggiano, ma anzi ci spingono ancora di più ad andare avanti con un maggiore impegno”.
“La nostra cooperativa – conclude il presidente – è da sempre impegnata nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, convinta che tale attività possa arginare il verificarsi di situazioni gravi, come quella di Sara, ma più in generale, perché convinta che il lavoro rappresenti il principale strumento capace di dare dignità alla vita di un individuo. E’ il lavoro che genera, oltre al sostentamento, autostima e affermazione sociale in quanto elemento fondamentale dell’esistenza di ogni persona”.