SIENA. Un omaggio alla Fondazione Monte dei Paschi ed al suo forte legame con le contrade di Siena. Questo il senso dell’iniziativa voluta dalla contrada Priora della Civetta che in occasione della Festa Titolare ha portato in dono presso la sede della Fondazione, che si trova nel territorio della Contrada, due antichi braccialetti appositamente restaurati, su cui sono stati apposti i simboli della Civetta e della Fondazione.
Ad accompagnare una folta delegazione della Contrada c’erano il priore Carlo Rossi, il capitano Paolo Betti e la comparsa. A riceverli il presidente della Fondazione Gabriello Mancini ed il direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli. Il priore Rossi nel consegnare il dono ha spiegato i motivi di riconoscenza che hanno spinto la contrada ad attuare l’iniziativa, nel quadro della valorizzazione del proprio territorio e della volontà di stringere ancor più il legame con le realtà che in esso si trovano.
Ad accompagnare una folta delegazione della Contrada c’erano il priore Carlo Rossi, il capitano Paolo Betti e la comparsa. A riceverli il presidente della Fondazione Gabriello Mancini ed il direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli. Il priore Rossi nel consegnare il dono ha spiegato i motivi di riconoscenza che hanno spinto la contrada ad attuare l’iniziativa, nel quadro della valorizzazione del proprio territorio e della volontà di stringere ancor più il legame con le realtà che in esso si trovano.
Da parte sua il presidente Mancini ha ringraziato sentitamente, ricordando come la Fondazione sia quanto mai attenta alle esigenze delle contrade, fra le massime espressioni della comunità senese, ricordando come a tal proposito sia stato anche sottoscritto lo scorso anno un protocollo di intesa con il Magistrato delle Contrate proprio per migliorare e rendere più efficaci e funzionali tali rapporti. Un grazie è stato espresso anche dal provveditore Parlangeli. La semplice, ma sentita cerimonia si è conclusa con la sbandierata effettuata dalla comparsa davanti al portone di Palazzo Sansedoni.