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di Augusto Mattioli
SIENA. Un libro per celebrare le origini e lo sviluppo di Siena Biotech, la società della Fondazione Montepaschi che opera nel settore delle Biotecnologie. E’ stato presentato nell’auditorium dell’edificio, realizzato nell’area dove anni fa c’era un piccolo campo di calcio e inaugurato nel maggio dello scorso anno. I
l libro, dal titolo “L’edificio delle idee”, edito da Protagon, è stato curato da Maurizio Boldrini che si è avvalso di una nutrita serie di collaboratori. Le foto di Bruno Bruchi ed Elena Ripamonti a corredo della pubblicazione sono davvero molto belle. Il libro racconta in sei capitoli la nascita di questo edificio che valorizza un quartiere che isi trova n questa parte non particolarmente appetibile di Siena, e ma anche l’ambizioso progetto di realizzare qualcosa di concreto nel settore della ricerca.
La cerimonia, presenti molte autorità,, è stata quindi l’occasione per fare il punto del lavoro che si sta svolgendo al Pietriccio. “Ci stiamo avvicinando sempre di più – ha detto Marco Parlangeli, presidente della Siena Biotech – alla scoperta di molecole che possano curare tumori cerebrali, Alzheimer, malattie rare. Siamo in competizione con molti altri che stanno facendo queste ricerche. Un lavoro il nostro che consolida l’attività di ricerca nel senese. Un punto di riferimento per studenti e aziende farmaceutiche”.
Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps come in altre occasioni ne ha ricordato il ruolo per lo sviluppo del territorio senese, soprattutto in un periodo di crisi come l’attuale: “Una crisi dalla quale non siamo usciti anche se si intravede qualche luce”. Mancini ha comunque assicurato che nonostante le difficoltà economiche generali “per il futuro non mancherà il sostegno alle attività della Siena Biotech”.
Una società che oggi finanzia come ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni Gaviraghi meta del suo fabbisogno con risorse esterne. E che è in grado, si legge nelle note per la stampa “in grado di creare alleanze strategiche: quelle con Wyeth per il morbo di Alzheimer e con Elisir per la malattia di Huntington fino ai recenti sviluppi prodotti dall’accordo con Roche per il diritto di opzione su alcune molecole per il trattamento del Alzheimer o l’ottenimento dello status di farmaco orfano sia dalla Food and Drug Adminstration negli Usa sia dall’agenzia europea di valutazione dei medicinali del suo inibitore selettivo della Sirtuina attualmente in sviluppo per il trattamento delle malattia di Huntington”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Un libro per celebrare le origini e lo sviluppo di Siena Biotech, la società della Fondazione Montepaschi che opera nel settore delle Biotecnologie. E’ stato presentato nell’auditorium dell’edificio, realizzato nell’area dove anni fa c’era un piccolo campo di calcio e inaugurato nel maggio dello scorso anno. I
l libro, dal titolo “L’edificio delle idee”, edito da Protagon, è stato curato da Maurizio Boldrini che si è avvalso di una nutrita serie di collaboratori. Le foto di Bruno Bruchi ed Elena Ripamonti a corredo della pubblicazione sono davvero molto belle. Il libro racconta in sei capitoli la nascita di questo edificio che valorizza un quartiere che isi trova n questa parte non particolarmente appetibile di Siena, e ma anche l’ambizioso progetto di realizzare qualcosa di concreto nel settore della ricerca.
La cerimonia, presenti molte autorità,, è stata quindi l’occasione per fare il punto del lavoro che si sta svolgendo al Pietriccio. “Ci stiamo avvicinando sempre di più – ha detto Marco Parlangeli, presidente della Siena Biotech – alla scoperta di molecole che possano curare tumori cerebrali, Alzheimer, malattie rare. Siamo in competizione con molti altri che stanno facendo queste ricerche. Un lavoro il nostro che consolida l’attività di ricerca nel senese. Un punto di riferimento per studenti e aziende farmaceutiche”.
Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps come in altre occasioni ne ha ricordato il ruolo per lo sviluppo del territorio senese, soprattutto in un periodo di crisi come l’attuale: “Una crisi dalla quale non siamo usciti anche se si intravede qualche luce”. Mancini ha comunque assicurato che nonostante le difficoltà economiche generali “per il futuro non mancherà il sostegno alle attività della Siena Biotech”.
Una società che oggi finanzia come ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni Gaviraghi meta del suo fabbisogno con risorse esterne. E che è in grado, si legge nelle note per la stampa “in grado di creare alleanze strategiche: quelle con Wyeth per il morbo di Alzheimer e con Elisir per la malattia di Huntington fino ai recenti sviluppi prodotti dall’accordo con Roche per il diritto di opzione su alcune molecole per il trattamento del Alzheimer o l’ottenimento dello status di farmaco orfano sia dalla Food and Drug Adminstration negli Usa sia dall’agenzia europea di valutazione dei medicinali del suo inibitore selettivo della Sirtuina attualmente in sviluppo per il trattamento delle malattia di Huntington”.
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