SIENA. Oggi (6 novembre), la Camera ha approvato all’unanimità l’emendamento al disegno di legge sugli adempimenti comunitari in materia di giochi presentato nei giorni scorsi dal deputato del Pd, Franco Ceccuzzi. Il decreto adesso sarà esaminato in Senato, ma non dovrebbero esserci modifiche.
L’emendamento, approvato grazie al parere favorevole espresso dal relatore, Gianfranco Conte, presidente Commissione Finanze, e dal governo, rappresentato dal sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze, Alberto Giorgietti, interviene sulla Legge Finanziaria del 2005, che autorizza il Ministero delle Finanze e l’Agenzia dei Monopoli ad estendere scommesse autorizzate anche a nuove tipologie di appuntamenti diversi da corse di cavalli e ad eventi non sportivi. L’emendamento esclude che questo ampliamento possa essere esteso anche alle manifestazioni storiche come il Palio.
“Il richiamo al Palio – afferma Franco Ceccuzzi – è evidente, per quanto indiretto. Quando questo decreto diventerà legge, non sarà più possibile inserire il Palio tra le scommesse autorizzate su eventi non sportivi. Anzi, le scommesse sul Palio saranno ancora di più illegali, oltre che abusive, e chi le effettuerà, tanto l’organizzatore che il giocatore, sarà passibile delle sanzioni previste dalla legge 401 del 13 dicembre 1989”. “Per la prima volta – aggiunge Ceccuzzi – compare nella legislazione italiana, in maniera esplicita, l’esclusione delle manifestazioni storiche dagli eventi non sportivi sui quali si può scommettere. Questo rafforza il carattere storico e culturale del Palio che la città di Siena ha sempre sostenuto. Il Palio è un evento candidato a diventare patrimonio immateriale dell’umanità e su di esso non sarà possibile scommettere. Sarà necessario, pertanto, prevenire e reprimere ancora di più, anche in forza di questa legge, il fenomeno delle scommesse clandestine, perché minano l’immagine del Palio, della città di Siena e di tutti coloro che hanno a cuore questa storica manifestazione”.
“L’oggetto del decreto – conclude Ceccuzzi – non consentiva di andare oltre per non incappare nell’inammissibilità dell’emendamento per estraneità della materia. In futuro, se si presenterà l’occasione, sarà necessario lavorare per aumentare le sanzioni contro chi promuoverà scommesse su manifestazioni storiche come il Palio, prevedendo pene detentive e pecuniarie”.
L’emendamento, approvato grazie al parere favorevole espresso dal relatore, Gianfranco Conte, presidente Commissione Finanze, e dal governo, rappresentato dal sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze, Alberto Giorgietti, interviene sulla Legge Finanziaria del 2005, che autorizza il Ministero delle Finanze e l’Agenzia dei Monopoli ad estendere scommesse autorizzate anche a nuove tipologie di appuntamenti diversi da corse di cavalli e ad eventi non sportivi. L’emendamento esclude che questo ampliamento possa essere esteso anche alle manifestazioni storiche come il Palio.
“Il richiamo al Palio – afferma Franco Ceccuzzi – è evidente, per quanto indiretto. Quando questo decreto diventerà legge, non sarà più possibile inserire il Palio tra le scommesse autorizzate su eventi non sportivi. Anzi, le scommesse sul Palio saranno ancora di più illegali, oltre che abusive, e chi le effettuerà, tanto l’organizzatore che il giocatore, sarà passibile delle sanzioni previste dalla legge 401 del 13 dicembre 1989”. “Per la prima volta – aggiunge Ceccuzzi – compare nella legislazione italiana, in maniera esplicita, l’esclusione delle manifestazioni storiche dagli eventi non sportivi sui quali si può scommettere. Questo rafforza il carattere storico e culturale del Palio che la città di Siena ha sempre sostenuto. Il Palio è un evento candidato a diventare patrimonio immateriale dell’umanità e su di esso non sarà possibile scommettere. Sarà necessario, pertanto, prevenire e reprimere ancora di più, anche in forza di questa legge, il fenomeno delle scommesse clandestine, perché minano l’immagine del Palio, della città di Siena e di tutti coloro che hanno a cuore questa storica manifestazione”.
“L’oggetto del decreto – conclude Ceccuzzi – non consentiva di andare oltre per non incappare nell’inammissibilità dell’emendamento per estraneità della materia. In futuro, se si presenterà l’occasione, sarà necessario lavorare per aumentare le sanzioni contro chi promuoverà scommesse su manifestazioni storiche come il Palio, prevedendo pene detentive e pecuniarie”.