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SIENA. Susanna Cenni, parlamentare senese del Pd già assessore alle Pari Opportunità della Regione Toscana, è stata premiata questa mattina (11 gennaio) a Roma durante la presentazione di "Pari o dispare", neonata associazione contro le discriminazioni di genere, presieduta dall'economista Fiorella Kostoris e dalla vicepresidente del senato Emma Bonino.
Cenni è stata premiata per aver promosso l’approvazione della legge regionale sulla cittadinanza di genere, esperienza scelta dal comitato come ‘buona pratica’ nella difesa e nella promozione della meritocrazia e delle pari opportunità. Un premio all’assessore, dunque, ma più in generale alla Regione Toscana.
“La legge regionale sulla cittadinanza di genere – ha detto Susanna Cenni durante la premiazione – non è una legge per le donne ma una legge per la Toscana. La legge, il cui percorso è iniziato nel 2007, è stata approvata nell’aprile 2009 con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli verso la parità fra i generi nella vita civile, sociale ed economica regionale, attraverso un’analisi di genere nell’ambito della programmazione, la costituzione di una banca dati dei saperi delle donne e la realizzazione del bilancio di genere. Quella toscana – ha concluso Cenni – è ad oggi l’unica esperienza simile in Italia: auspico perciò che possa replicarsi in altre regioni e soprattutto che possa compiersi un percorso analogo anche a livello nazionale”.
Dopo la premiazione di Susanna Cenni è intervenuta Emma Bonino. “Obiettivo del comitato – ha detto Bonino – sarà vigilare sulle azioni che discriminano le donne nel lavoro e nelle carriere. La questione del lavoro femminile tiene l’Italia sempre più lontana dal resto dell’Occidente: abbiamo il tasso di occupazione delle donne più basso fra i 27 Paesi dell’Unione Europea (con la sola eccezione di Malta) e siamo ben lontani dall’obiettivo del 60% che l’Agenda di Lisbona si era posta per il 2010. Vogliamo anche creare un osservatorio per monitorare le modalità di comunicazione che perpetuano stereotipi femminili nei ‘mass media’, soprattutto in tv”.
A pochi giorni dall’Epifania, il comitato “Pari o dispare” ha distribuito dolci (il simbolico euro di cioccolato è andato appunto alla parlamentare senese) ma anche carbone per sottolineare le cattive pratiche, cioè quelle che rafforzano la disuguaglianza di genere nelle istituzioni e nella società. In particolare il carbone è andato alle molte istituzioni che non hanno selezionato alcun componente femminile fra i propri rappresentanti nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), dove le donne sono presenti in una percentuale inferiore al 10 percento.
Cenni è stata premiata per aver promosso l’approvazione della legge regionale sulla cittadinanza di genere, esperienza scelta dal comitato come ‘buona pratica’ nella difesa e nella promozione della meritocrazia e delle pari opportunità. Un premio all’assessore, dunque, ma più in generale alla Regione Toscana.
“La legge regionale sulla cittadinanza di genere – ha detto Susanna Cenni durante la premiazione – non è una legge per le donne ma una legge per la Toscana. La legge, il cui percorso è iniziato nel 2007, è stata approvata nell’aprile 2009 con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli verso la parità fra i generi nella vita civile, sociale ed economica regionale, attraverso un’analisi di genere nell’ambito della programmazione, la costituzione di una banca dati dei saperi delle donne e la realizzazione del bilancio di genere. Quella toscana – ha concluso Cenni – è ad oggi l’unica esperienza simile in Italia: auspico perciò che possa replicarsi in altre regioni e soprattutto che possa compiersi un percorso analogo anche a livello nazionale”.
Dopo la premiazione di Susanna Cenni è intervenuta Emma Bonino. “Obiettivo del comitato – ha detto Bonino – sarà vigilare sulle azioni che discriminano le donne nel lavoro e nelle carriere. La questione del lavoro femminile tiene l’Italia sempre più lontana dal resto dell’Occidente: abbiamo il tasso di occupazione delle donne più basso fra i 27 Paesi dell’Unione Europea (con la sola eccezione di Malta) e siamo ben lontani dall’obiettivo del 60% che l’Agenda di Lisbona si era posta per il 2010. Vogliamo anche creare un osservatorio per monitorare le modalità di comunicazione che perpetuano stereotipi femminili nei ‘mass media’, soprattutto in tv”.
A pochi giorni dall’Epifania, il comitato “Pari o dispare” ha distribuito dolci (il simbolico euro di cioccolato è andato appunto alla parlamentare senese) ma anche carbone per sottolineare le cattive pratiche, cioè quelle che rafforzano la disuguaglianza di genere nelle istituzioni e nella società. In particolare il carbone è andato alle molte istituzioni che non hanno selezionato alcun componente femminile fra i propri rappresentanti nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), dove le donne sono presenti in una percentuale inferiore al 10 percento.