Raccolta firme tra lavoratori e cittadini a quota 938 sottoscrizioni
Del resto è normale, dato che il Nuovo Centro Fisiokinesiterapia di Siena – nato nel 1997 – negli ultimi anni ha erogato una massa di prestazioni sbalorditiva: 17.367 nel 2008 (impegnative 916, di cui prioritarie 221), 17.610 nel 2009 (impegnative 908, di cui prioritarie 223) e addirittura 18.242 nel 2010 (impegnative 905, di cui prioritarie 221). Per di più, presso questa struttura i tempi di attesa per i cosiddetti prioritari sono entro i limiti l.e.a. (livelli essenziali di assistenza, ndr) e per i cosiddetti non prioritari evolvono in base al budget mensile. Ma allora perché revocare la convenzione?
«Con una lettera del 27/05/2010 – raccontano i lavoratori – il direttore generale dell’Asl 7 di Siena comunicava che dal 01/01/2011 tale azienda avrebbe ritenuto risolto il rapporto in essere con il nostro centro, motivando la scelta con l’obiettivo di “implementare un processo di ristrutturazione dell’offerta ai cittadini residenti nel proprio territorio di competenza, orientato al potenziamento dei servizi pubblici e alla razionalizzazione della spesa”. Naturalmente, tra i nostri rappresentanti e la Asl si sono svolti una serie di incontri durante i quali eravamo stati informalmente rassicurati. Invece niente: noi siamo in cassa integrazione e i nostri pazienti sono senza servizio. Anche perché, alla faccia della razionalizzazione, abbiamo scoperto che nella nostra stessa condizione ci sono anche il V.G.V. Istituto Fisioterapico Riabilitativo di Sinalunga e per il Centro Fisioterapico di Poggibonsi. Più che razionalizzazione, qui si tratta di abbattimento del servizio di assistenza fisioterapica. Per questo non smetteremo di mobilitarci e di far sentire la nostra voce. La raccolta firme – annunciano – è stata solo il primo passo».