SIENA. Stando alle dichiarazioni riportate da parte della stampa locale sabato 24 gennaio, Confcommercio Siena lamenta di non aver parlato con Confesercenti della questione-Isola d’Arbia, e vanta il fatto di aver indetto una conferenza stampa sull’argomento. A margine di una dichiarazione del Presidente, una frase addebitata a Confesercenti Siena il “non opporre resistenza alla realizzazione di questo enorme contenitore”.
Per evitare che un’amnesia individuale diventi collettiva, è utile ricordare che Confesercenti Siena è intervenuta sull’argomento nella stessa data e con le stesse perplessità espresse per la prima volta da Confcommercio, lo scorso 7 novembre; e che il Direttore di Confcommercio Siena, Daniele Pracchia, è a tutt’oggi Direttore pro-tempore di Rete Imprese Italia, l’organismo rappresentativo comune che quattro associazioni di categoria (Cna e Confartigianato, oltre alle due citate) hanno costituito formalmente lo scorso anno a Siena. Buon senso avrebbe voluto che prima di procedere con quanto detto e fatto venerdì scorso, Confcommercio rappresentasse la volontà di farlo alle altre. Confesercenti Siena non ha ritenuto utile convocare una conferenza stampa in questa fase perché dal 7 novembre ad oggi non sono stati riscontrati veri fatti nuovi in tema. Assieme a Confcommercio è stato richiesto un incontro all’Amministrazione Comunale che sin qui non si è tenuto e che l’Amministrazione stessa si è impegnata a convocare, prima di ulteriori passi. Può darsi che Confcommercio disponesse di elementi nuovi e tali da rendere utile richiamare l’attenzione dei media: invece che condividerli con Confesercenti, però, ha preferito usarli da sola.
La prospettiva di un grande insediamento commerciale ad Isola d’Arbia corrisponde a quella di “un fulmine a cielo già cupo”, per riprendere quanto da noi espresso lo scorso novembre: una novità “ben poco capace di portare aria buona per l’economia cittadina in generale, considerando le numerose chiusure che si susseguono nella nostra città e nei comuni della nostra provincia”. Un intervento di questo tipo impoverisce ulteriormente l’economia senese: è sufficiente analizzare la storia recente dei grandi centri commerciali in Europa per considerare come queste scelte siano alla lunga controproducenti. Di questo Confesercenti Siena era convinta, lo è tutt’oggi e lo sarà prossimamente al cospetto degli amministratori pubblici. A prescindere dalle amnesie di Confcommercio, che confidiamo siano le ultime di un percorso comune nell’interesse degli esercenti senesi, oggi più che mai importante da difendere considerato il contesto di crisi.
Dichiarazione di Leonardo Nannizzi, presidente comunale Confesercenti Siena