“La risposta, fumosa ed inutilmente burocratica – continua Ceccuzzi – non è condivisibile. Le infrastrutture ferroviarie sono finanziate con i soldi dei contribuenti e appartengono allo Stato. Per questo motivo, il governo non può e non deve nascondersi dietro un presunto contenuto tecnico delle decisioni da assumere per cercare di sottrarsi agli indirizzi approvati dal Parlamento. Il servizio Intercity, in questo caso sulla linea Firenze-Roma ma anche per tutto il Paese, rappresenta una cerniera preziosa e irrinunciabile tra il trasporto regionale, a contributo pubblico, e l’alta velocità, in esercizio commerciale”.
“Il servizio Intercity – afferma ancora il deputato democratico – ha bisogno di essere ammodernato, reso più efficiente ed agibile, perché viene utilizzato dai pendolari e copre la continuità territoriale del trasporto ferroviario per tante province attraversate dall’alta velocità, ma che non possono usufruire delle fermate dei treni Eurostar. Questi sono i motivi per i quali questi treni devono percorrere la linea veloce e continuare a raggiungere la Stazione Termini. Un loro ridimensionamento li sovrapporrebbe al trasporto regionale fino alla soppressione, anche per l’ulteriore congestionamento che provocherebbero sulle linee regionali, già sature. Chiediamo, quindi, al governo – conclude Ceccuzzi – di mantenere gli impegni assunti con la risoluzione della Commissione Trasporti tutelando, in primo luogo, il diritto alla mobilità dei milioni di pendolari italiani che ogni giorno utilizzano il treno per spostarsi. Il Partito democratico continuerà a fare la sua parte, incalzando il governo con ogni iniziativa utile.