SIENA. “Il governo ha l’obbligo di dare delle risposte concrete ai cittadini e ai pendolari che ogni giorno si spostano sui treni Intercity e regionali. E’ inaccettabile concentrarsi solo sull’alta velocità”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Partito democratico è intervenuto nei giorni scorsi in Commissione trasporti della Camera dei Deputati per illustrare la risoluzione, presentata insieme ad altri parlamentari del Pd, che impegna il governo a mantenere il servizio intercity sulla linea direttissima Firenze Roma almeno fino al 2011 e, comunque, fino a quando non si avrà il quadruplicamento della linea. L’avvio della discussione sulla risoluzione è avvenuto in concomitanza con l’audizione in Commissione trasporti di Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato: un’occasione per avere conferma che i problemi posti dai deputati delle quattro regioni centrali d’Italia – Toscana, Lazio, Umbria e Marche – sono gli stessi che vivono i pendolari di tutto il Paese, ad esclusione della Sardegna, dove non circolano treni Intercity.
"La nostra iniziativa – ha detto il parlamentare – vuole risolvere un problema dell’Italia centrale, ma propone soluzioni di valenza nazionale. Il governo deve mantenere un corridoio per il trasporto dei pendolari, che si muovono principalmente su tratte percorse da treni Intercity e che Trenitalia vuole spostare sulle linee ferroviarie più lente, incrementando ulteriormente i tempi di percorrenza e congestionando fino alla paralisi il trasporto locale”. “Con l’introduzione dell’alta velocità e l’apertura del mercato – ha affermato Ceccuzzi – il governo, nel mettere a gara la rete ferroviaria di cui lo Stato è proprietario, deve garantire che una quota di percorribilità sulle linee dell’alta velocità sia lasciata al trasporto pendolare”.“Per quanto riguarda il riordino tariffario degli abbonamenti – ha proseguito Ceccuzzi – riteniamo discutibile la pretesa di Trenitalia di far sottoscrivere ai pendolari un doppio abbonamento, uno regionale e l’altro per i treni Intercity. Si tratta di una proposta del tutto irricevibile, in considerazione anche del finanziamento pubblico di 104 milioni stanziati per i servizi Intercity. Occorrono risposte chiare ed inequivocabili da parte dell’esecutivo se vogliamo che il progresso portato dall’alta velocità sia un vantaggio per tutti, anche per i cittadini-pendolari e non rappresenti una marginalizzazione dei capoluoghi di provincia del nostro Paese”. “Lo stesso Moretti – ha commentato Ceccuzzi a margine della discussione – ha affermato che il trasporto locale serve i comuni, il trasporto Intercity serve i capoluoghi di provincia e il trasporto Eurostar serve i capoluoghi di regione. Ma lo spostamento degli Intercity sulle linee lente significherebbe sopprimere il trasporto dedicato ai capoluoghi di provincia. Per questo il governo deve dare parere favorevole alla nostra risoluzione”.
"La nostra iniziativa – ha detto il parlamentare – vuole risolvere un problema dell’Italia centrale, ma propone soluzioni di valenza nazionale. Il governo deve mantenere un corridoio per il trasporto dei pendolari, che si muovono principalmente su tratte percorse da treni Intercity e che Trenitalia vuole spostare sulle linee ferroviarie più lente, incrementando ulteriormente i tempi di percorrenza e congestionando fino alla paralisi il trasporto locale”. “Con l’introduzione dell’alta velocità e l’apertura del mercato – ha affermato Ceccuzzi – il governo, nel mettere a gara la rete ferroviaria di cui lo Stato è proprietario, deve garantire che una quota di percorribilità sulle linee dell’alta velocità sia lasciata al trasporto pendolare”.“Per quanto riguarda il riordino tariffario degli abbonamenti – ha proseguito Ceccuzzi – riteniamo discutibile la pretesa di Trenitalia di far sottoscrivere ai pendolari un doppio abbonamento, uno regionale e l’altro per i treni Intercity. Si tratta di una proposta del tutto irricevibile, in considerazione anche del finanziamento pubblico di 104 milioni stanziati per i servizi Intercity. Occorrono risposte chiare ed inequivocabili da parte dell’esecutivo se vogliamo che il progresso portato dall’alta velocità sia un vantaggio per tutti, anche per i cittadini-pendolari e non rappresenti una marginalizzazione dei capoluoghi di provincia del nostro Paese”. “Lo stesso Moretti – ha commentato Ceccuzzi a margine della discussione – ha affermato che il trasporto locale serve i comuni, il trasporto Intercity serve i capoluoghi di provincia e il trasporto Eurostar serve i capoluoghi di regione. Ma lo spostamento degli Intercity sulle linee lente significherebbe sopprimere il trasporto dedicato ai capoluoghi di provincia. Per questo il governo deve dare parere favorevole alla nostra risoluzione”.