
ROMA. Il governo ha accolto questa mattina (13 novembre), un ordine del giorno alla Legge Finanziaria 2009, presentato dalla parlamentare del Partito democratico Susanna Cenni, impegnandosi a risolvere una controversia di natura fiscale e contributiva tra l’Inps e le aziende agricole che operano in territori montani e svantaggiati. Sembra quindi avviata a risolversi un lunga e complessa vicenda che discende dall’articolo 44, comma 1 della Legge numero 269 del 2003 e che si protrae ormai da oltre cinque anni.
"L’accoglimento da parte del governo dell'Odg – commenta la deputata Susanna Cenni – è motivo di grande soddisfazione perché va nella direzione di voler ristabilire il primato della volontà legislativa contro una discutibile interpretazione burocratica dell'Inps rispetto ad una vicenda che non costerà un euro alla collettività. Le nostre cooperative agricole e forestali, invece, potranno tirare un respiro di sollievo”.
Nell’Odg accolto dal governo e sottoscritto dai deputati Pd Franco Ceccuzzi e Angelo Zucchi, Cenni ha ripercorso una vicenda che ha visto negli anni varie interpretazioni ed un impegnativo contenzioso circa la non cumulabilità dei benefici tra due normative in materia di riduzioni contributive: la legge 67 del 1988 e le legge 536 del 1997. La vicenda si era conclusa con una sentenza della Corte Costituzionale del 6 giugno del 2008 e con l'avvio dei decreti ingiuntivi per i pagamenti. Trattandosi, in molti casi, di somme significative per piccole realtà montane, la Finanziaria 2008 aveva inserito un emendamento, sostenuto dalle forze politiche di maggioranza ed opposizione, che prevedeva la possibilità per le imprese interessate di procedere al rimborso in forma ratealizzata. Di fatto, l’Inps, continua ad interpretare diversamente tale disposizione, procedendo al recupero della somme dovute in una unica soluzione. Per sensibilizzare il governo, Cenni aveva scritto anche due lettere, una rivolta al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, l’altra al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, compente in materia di Inps, per salvaguardare la volontà che il Parlamento aveva inteso esprimere con la Finanziaria 2008, ma anche per rendere noto che, se prevalesse l’interpretazione dell’Inps, molte delle imprese coinvolte, considerata la piccola dimensione e la tipologia di attività agricolo –forestale, si verrebbero a trovare in gravissime difficoltà.
"L’accoglimento da parte del governo dell'Odg – commenta la deputata Susanna Cenni – è motivo di grande soddisfazione perché va nella direzione di voler ristabilire il primato della volontà legislativa contro una discutibile interpretazione burocratica dell'Inps rispetto ad una vicenda che non costerà un euro alla collettività. Le nostre cooperative agricole e forestali, invece, potranno tirare un respiro di sollievo”.
Nell’Odg accolto dal governo e sottoscritto dai deputati Pd Franco Ceccuzzi e Angelo Zucchi, Cenni ha ripercorso una vicenda che ha visto negli anni varie interpretazioni ed un impegnativo contenzioso circa la non cumulabilità dei benefici tra due normative in materia di riduzioni contributive: la legge 67 del 1988 e le legge 536 del 1997. La vicenda si era conclusa con una sentenza della Corte Costituzionale del 6 giugno del 2008 e con l'avvio dei decreti ingiuntivi per i pagamenti. Trattandosi, in molti casi, di somme significative per piccole realtà montane, la Finanziaria 2008 aveva inserito un emendamento, sostenuto dalle forze politiche di maggioranza ed opposizione, che prevedeva la possibilità per le imprese interessate di procedere al rimborso in forma ratealizzata. Di fatto, l’Inps, continua ad interpretare diversamente tale disposizione, procedendo al recupero della somme dovute in una unica soluzione. Per sensibilizzare il governo, Cenni aveva scritto anche due lettere, una rivolta al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, l’altra al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi, compente in materia di Inps, per salvaguardare la volontà che il Parlamento aveva inteso esprimere con la Finanziaria 2008, ma anche per rendere noto che, se prevalesse l’interpretazione dell’Inps, molte delle imprese coinvolte, considerata la piccola dimensione e la tipologia di attività agricolo –forestale, si verrebbero a trovare in gravissime difficoltà.